Quanto segue è il risultato dell’indagine GfK sul Clima dei consumi in Europa che presenta una panoramica sullo sviluppo delle aspettative econo-miche, di reddito e della propensione agli acquisti fra i consumatori di 14 Paesi europei. A partire dal secondo trimestre, è aumentata la speranza che la crisi finanziaria avesse raggiunto il suo punto più basso. L’economia dell’Unione europea (UE) ha registrato un’ulteriore lieve crescita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

I livelli di crescita più considerevoli si sono registrati in Francia, in Germania, in Portogallo e nel Regno Unito, e sembra che anche le economie dell’Italia e della Spagna, seppure ancora in contrazione, siano in leggero recupero. In Francia, il disavanzo del commercio estero si è azzerato e la Grecia è arrivata in un territorio positivo. In Portogallo, per la prima volta in due anni, si è registrata una diminuzione del numero di disoccupati.

Quest’estate, in Italia si intravedeva la fine della recessione. Anche se l’economia continuava a contrarsi per l’ottava volta successiva, il suo valo-re risultava essere la metà rispetto a quanto si temeva, attestandosi al solo −0,2%. A giugno, la produzione manifatturiera è cresciuta per il secondo mese successivo dello 0,3% e l’indice PMI (Purchasing Managers Index) del settore industriale ha raggiunto, a luglio, il suo livello più alto da più di due anni.

Per la prima volta, in più di 14 mesi, le vendite al dettaglio hanno recentemente registrato una crescita, così come sta anche migliorando l’atteggiamento dei consumatori nei confronti degli acquisti. Malgrado questo, il traguardo di una possibile ristrutturazione del bilancio statale, uno dei più grossi problemi degli italiani, insieme alla disoccupazione, appare ancora lontano.