Come sarà il panorama automobilistico nel 2030? Due auto su tre saranno elettriche. A sostenere questa affermazione è lo studio incentrato sulla mobilità e nato dalla collaborazione di Bloomberg New Energy Finance e McKinsey & Company. La stima circa il numero crescente di veicoli elettrici che nei prossimi 15 anni si vedranno circolare nelle aree urbane di tutto il mondo deriva dall'osservazione puntuale di dati economici, ambientali e sociali. Fin da ora, ad esempio, si inizia a percepire una diminuzione significativa del costo della tecnologia, che renderà le auto elettriche più economiche ed accessibili a tutti. Questa importante riduzione dei prezzi interesserà con tutta probabilità non solo i singoli automobilisti, ma anche le aziende che offrono quotazioni di auto usate.

Se si prende in considerazione il costo della batteria a ioni di litio, che rappresenta il cuore dell'alimentazione di un veicolo elettrico, si può osservare un calo piuttosto evidente tra il 2010 e il 2015. Nel corso di soli 5 anni, infatti, il prezzo è calato del 65%, passando da 1.000 a 350 dollari/kWh. La notizia più interessante però riguarda il prossimo decennio, durante il quale si prevede un'ulteriore riduzione del prezzo originario della batteria, che raggiungerà l'ipotetica cifra di 100 dollari/kWh. Il calo verticale dei costi della tecnologia non rappresenta l'unico fattore responsabile della futura crescita del mercato delle auto elettriche. Secondo il report stilato dalle due compagnie finanziarie, ad avere un ruolo rilevante nel futuro dei veicoli EV saranno anche le politiche sulle emissioni e la maggiore sensibilità da parte dei singoli consumatori su temi come l'inquinamento atmosferico e la salubrità dell'aria.

Per quanto riguarda la componente legislativa, spetterà naturalmente al singolo Stato o alla singola amministrazione municipale stabilire il tipo di intervento da apportare per contenere le emissioni dei gas di scarico. Il trend che si comincia a registrare su scala globale riguarda la creazione di pacchetti normativi mirati ad incentivare l'industria delle automobile elettriche, invogliando nello stesso tempo i cittadini a prendersi carico delle problematiche ambientali. Lo studio condotto da Bloomberg New Energy Finance e McKinsey & Company ha evidenziato inoltre delle importanti differenze per quanto riguarda il futuro della mobilità tra le aree urbane più ricche e le zone in via di sviluppo. La prima casistica include metropoli come Londra, Stoccolma, Singapore ed Amsterdam, dove, nel 2030 ci si aspetta di osservare su strada una quantità di veicoli elettrici pari al 60% del traffico urbano complessivo. Leggermente diverso invece è lo scenario prospettato per le megalopoli più povere, risultato di una recente ed intensa urbanizzazione, come Nuova Delhi, Mumbai e Città del Messico. Qui la presenza dei veicoli elettrici potrebbe fare la differenza nel settore dei trasporti pubblici, mentre per quanto riguarda gli spostamenti dei singoli consumatori le previsioni per il 2030 vedono crescere in maniera significativa soluzioni alternative ed economiche come il car sharing e il car pooling, che si fondano essenzialmente sull'idea della condivisione di uno stesso veicolo.