di Federica Bartoli

Rizzoli Emanuelli inizia l’anno inizia presentando il restyling del logo e dando il via a un itinerario di comunicazione crossmediale caratterizzato da diversi touchpoint con l’obiettivo di narrare l’anima della società e i suoi progetti per il futuro.

L’azienda italiana di conserve ittiche a conduzione familiare gioca con gli elementi iconici del proprio marchio, depositario di 118 anni di storia, con la volontà di mantenere le proprie origini ma con la consapevolezza di evolversi pur mantenendo un nodo stretto con l’eredità del passato.

Se già a fine Ottocento l’immagine degli gnomi sorridenti impressi su una partita di pesce colpirono l’immaginario di Emilio Zefirino Rizzoli ed Antonietta Emanuelli, prima generazione a capo dell’azienda, oggi queste figure si confermano quali elementi vintage che ricordano le radici ultracentenarie di Rizzoli Emanuelli.

Oltre alla maggior valorizzazione dell’immagine dei tre gnomi, dell’anno di fondazione e dei tre colori istituzionali (rosso, oro e blu) è ripristinata l’originaria dicitura “Vera Marca” che richiama simbolicamente, nella forma, il vecchio stabilimento in stile liberty di Rizzoli a Parma e che nel corso delle varie rielaborazioni grafiche del logo era andata perduta.

L’identità visiva, inoltre, si libera della cornice dorata e recupera l’eredità del passato attraverso l’iconografia storica dell’azienda emiliana, ma con l’intento di proiettarsi nel futuro.

«In 118 anni di storia siamo intervenuti con diversi restyling del logo, senza mai stravolgerlo. Anche questa volta, il suo rinnovamento non vuole essere un cambio di rotta ma un modo di raccontare un’evoluzione e di tenere traccia di ciò che è stato fatto e costruito in oltre un secolo, pur con l'impegno e la lungimiranza di guardare avanti», commenta Massimo Rizzoli, quarta generazione e vice presidente operativo di Rizzoli Emanuelli.