Nonostante il rimbalzo mensile, a settembre i prezzi dei prodotti agricoli registrano per la prima volta dall’inizio dell’anno una flessione su base tendenziale. Il calo è stato determinato da una caduta dei listini delle coltivazioni (-4,9% rispetto a settembre 2012) in parte mitigato da un aumento dei prezzi (+1%) dei prodotti zootecnici. In particolare, tra le colture vegetali il confronto su base annua evidenzia un decremento del 9,4% per gli ortaggi e del 11,7% per le sementi e le colture industriali a fronte di un divario positivo per frutta (+8,3%), vini (+11,6%) e oli di oliva (+2,9%).

Il deprezzamento dei listini cerealicoli (-19,5%) riflette il quadro di distensione sui mercati internazionali, coerente con le attese di una produzione in aumento - le ultime stime diffuse dall’Igc indicano a livello mondiale un incremento del 6% per il frumento tenero, del 9% per il mais e del 3% per il duro -  e di una ricostituzione delle scorte per quasi tutte le colture.