Inversione dei ruoli nel Regno Unito dove la crisi che limita la capacità di spesa dei cittadini ha spinto Tesco, per allargare il suo giro d’affari, ad acquistare lei l’oro di famiglia di cui i consumatori intendono liberarsi in cambio di una valutazione (promette la catena) superiore a quella offerta dai commercianti del settore.
Il paese stenta a riprendersi dalla recessione, tanto che il numero dei pegni autorizzati (pawnbrokers) è cresciuto al ritmo del 44% negli ultimi due anni. Tesco spera naturalmente che le somme di denaro riconosciute a chi vuol vendere i propri gioielli vengano poi spese nei suoi supermercati, ma se questo non sempre accadrà potrà sempre accumulare una discreta quantità del metallo prezioso.
Un link apposito conduce allo spazio del sito internet di Tesco dedicato all’acquisto dell’oro. Chi è interessato o i semplici curiosi possono chiarire i dubbi principali. Per esempio non c’è scritto da nessuna parte che l’oro venduto può essere riscattato come si farebbe con un banco dei pegni. Tesco offre per tutto gennaio, come formula promozionale, 10 sterline per ogni grammo d’oro da 9 carati e il doppio per quello a 18 carati.
Un’aggressiva forma di pubblicità comparativa mette a confronto l’offerta di Tesco con quella di altri “compratori” d’oro. Si vede così che dove il primo retailer britannico offre 10 H. Samuel offre 7,72, H&T Pawnbrokers propone 6,50 e Postgoldforcash solo 3,37. Tesco precisa che mentre i primi due confronti si basano su offerte ufficiali della concorrenza, il terzo è frutto di una prova reale. Sostiene cioè di aver venduto una certa quantità d’oro all’operatore specializzato Postgoldforcash e di aver ricevuto appunto una somma pari a 3,37 sterline per ogni grammo d’oro a 9 carati ceduto.
Venti sterline per un grammo d’oro a 18 carati sono un’offerta relativamente vantaggiosa per chi vuole vendere considerando che la valuta britannica è quotata a 1,2 euro e che sul mercato italiano l’acquisto d’oro “usato” avviene in questi giorni a una media di 22 euro equivalenti a 18,3 sterline.
Qualche curiosità in più: Tesco acquista solo oro, non l’argento, e non valuta le pietre preziose eventualmente incastonate in anelli e collane. Insomma diamanti, rubini, smeraldi o altro non aggiungono un penny al valore del gioiello.
A.M.
Il paese stenta a riprendersi dalla recessione, tanto che il numero dei pegni autorizzati (pawnbrokers) è cresciuto al ritmo del 44% negli ultimi due anni. Tesco spera naturalmente che le somme di denaro riconosciute a chi vuol vendere i propri gioielli vengano poi spese nei suoi supermercati, ma se questo non sempre accadrà potrà sempre accumulare una discreta quantità del metallo prezioso.
Un link apposito conduce allo spazio del sito internet di Tesco dedicato all’acquisto dell’oro. Chi è interessato o i semplici curiosi possono chiarire i dubbi principali. Per esempio non c’è scritto da nessuna parte che l’oro venduto può essere riscattato come si farebbe con un banco dei pegni. Tesco offre per tutto gennaio, come formula promozionale, 10 sterline per ogni grammo d’oro da 9 carati e il doppio per quello a 18 carati.
Un’aggressiva forma di pubblicità comparativa mette a confronto l’offerta di Tesco con quella di altri “compratori” d’oro. Si vede così che dove il primo retailer britannico offre 10 H. Samuel offre 7,72, H&T Pawnbrokers propone 6,50 e Postgoldforcash solo 3,37. Tesco precisa che mentre i primi due confronti si basano su offerte ufficiali della concorrenza, il terzo è frutto di una prova reale. Sostiene cioè di aver venduto una certa quantità d’oro all’operatore specializzato Postgoldforcash e di aver ricevuto appunto una somma pari a 3,37 sterline per ogni grammo d’oro a 9 carati ceduto.
Venti sterline per un grammo d’oro a 18 carati sono un’offerta relativamente vantaggiosa per chi vuole vendere considerando che la valuta britannica è quotata a 1,2 euro e che sul mercato italiano l’acquisto d’oro “usato” avviene in questi giorni a una media di 22 euro equivalenti a 18,3 sterline.
Qualche curiosità in più: Tesco acquista solo oro, non l’argento, e non valuta le pietre preziose eventualmente incastonate in anelli e collane. Insomma diamanti, rubini, smeraldi o altro non aggiungono un penny al valore del gioiello.
A.M.
