L’anno scorso in Belgio sono stati consumati 844 milioni di litri di birra, il che corrisponde a una riduzione del 2,8% rispetto al 2009 secondo i dati a disposizione dell’Unione belga dei produttori del settore.

Accusa il colpo Theo Vervloet, presidente dell’Unione, la cui categoria subisce certo una contrazione del mercato interno e che tuttavia nota come, nonostante la crisi, il settore si è comportato meglio rispetto al comparto alimentare nel suo complesso. Vervloet sostiene che la diminuzione dei consumi va imputata anche alle giornate nevose di dicembre che hanno attenuato i consumi fuori casa, tradizionalmente molto forti in Belgio anche se non nasconde che nel Paese è ormai consolidata la tendenza verso una riduzione dei consumi di alcolici.

Per quanto riguarda il procapite di birra in Belgio, si è andati dai 96 litri del 2002 agli 80 del 2010, con una lenta ma inesorabile discesa. La produzione segue un andamento tutto diverso perché il Belgio è un forte esportatore di specialità, che sono poi i prodotti di maggior valore. Si pensi alle birre d’abbazia e alle ancora più pregiate trappiste come Orval, Chimay, Achel, La Trappe e Rochefort (nella foto). Nel 2004 il Belgio produceva 17,4 milioni di ettolitri di birra, saliti a 18 nel 2009.