Ha acquisito le attività di Coca-Cola Enterprise (Cce), la società nordamericana che imbottiglia la maggior parte delle bevande del gruppo americano, il 75% negli Usa e il 100% in Canada.

Il valore dell’operazione  è di circa 12,2 miliardi di dollari, di cui 8,9 relativi all’assunzione di debiti.

Le due società hanno anche siglato un altro accordo, in base al quale Cce acquisisce la attività di imbottigliamento in Norvegia, Svezia e Germania per 822 milioni.

Coca-Cola stima di generare sinergie operative per 350 milioni di dollari in quattro anni e che la transazione possa aumentare l’utile per azione entro il 2012.

Anche Pepsi è vicina a chiudere un operazione analoga, acquisendo per 7,8 miliardi di dollari gli imbottigliatori Pepsi Bottling Group e PepsiAmericas.

La strategia seguita dai giganti delle bollicine ha l’obiettivo di risparmiare sui costi e aumentare la flessibilità per rispondere al cambiamento dei gusti dei consumatori. Le vendite di bibite gassate hanno infatti perso terreno negli Usa, a vantaggio di tè e succhi di frutta.