Intercos dà il via alle grandi Ipo d’autunno, che cambieranno gli assetti finanziari di parecchie aziende del largo consumo: da Segafredo-Zanetti a Ovs, da Cartiere Fedrigoni, a Banzai e Favini.


Ieri l’azienda del make up e cura persona orientata al B2B ha lanciato l’offerta riservata agli investitori istituzionali ed esteri. L’operazione porterà Intercos sull’Mta, Mercato telematico azionario, in ottemperanza all’ok di Borsa italiana, arrivato il 25 settembre. Sotto certe condizioni è previsto successivamente l’ingresso al segmento Star, dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo di euro, che si impegnano a rispettare requisiti molto elevati in termini di trasparenza, liquidità e corporate governance.

L’Ipo riguarda un totale di 48.420.000 azioni, pari al 44,18% del capitale, così suddivise: 18.280.130 offerte in sottoscrizione dalla Società e 30.139.870 messe in vendita da Dafe 3000 e Dafe 5000, due srl che fanno capo al fondatore, Dario Gianandrea Ferrari.
Coordinatori sono Banca IMI, BofA Merrill Lynch e UBS Investment Bank. BNP Paribas agisce in qualità di joint bookrunner, mentre Banca Aletti in qualità di co-lead manager.

L’azienda, nata nel 1972, ha oggi circa 2.800 addetti, 12 impianti di produzione, un totale di 7 centri dedicati alla ricerca e sviluppo (attività nella quale il gruppo ha investito 27 milioni nel 2013), 11 filiali commerciali e marketing nel mondo.

Le cronache dell’ultimo quadriennio riguardano innanzitutto l’entrata in Brasile, con la costituzione nel 2011 di Intercos do Brasil.

Nel mese di luglio 2013 viene perfezionata l’acquisizione di una partecipazione azionaria, pari al 60% del capitale sociale di Drop Nail, società italiana costituita nel 2011 e attiva nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di smalti per unghie.

La mission del gruppo è di “essere il partner preferito di tutte le marche di cosmetici e di offrire i prodotti più innovativi e creativi con mentalità competitiva e con il più veloce ‘time to market’”.