Nulla di fatto per la nuova normativa europea sull’agricoltura biologica, un mercato che nell’Unione vale circa 30 miliardi di euro e che continua a dividere i Paesi produttori di alimenti bio da quelli importatori in due blocchi contrapposti tra il Sud e il Nord del vecchio continente.

In Consiglio agricolo non è infatti passata la normativa comune sui limiti europei per la contaminazione accidentale da pesticidi non autorizzati e sulla possibilità di ottenere la certificazione per alcuni tipi di coltivazione in serra. È l’anticipazione del settimanale L’Informatore Agrario che uscirà domani con il resoconto di uno stallo legislativo che dura ormai dal 2014, con i ministri dell’agricoltura Ue incapaci di trovare la quadra per superare le deroghe e i particolarismi delle legislazioni nazionali in materia.

Ora rimangono poco più di 15 giorni, fino alla scadenza della presidenza maltese, per trovare l’accordo, dopo di che la legge europea sull’agricoltura biologica continuerà ad essere ancora un miraggio.