L'Arte per il management è il primo libro che spiega come utilizzare l'arte a chi si occupa di formazione aziendale ed è alla ricerca di metodi di lavoro innovativi.
Nasce da progetti realizzati ed esperienze dirette e da una convinzione di fondo: l'arte è un continente quasi sconosciuto in tema di apprendimento e crescita professionale e ancor più ignoto in tema di leve di business.


Tuttavia non c'è nessuno pronto a negare il fatto che l'arte sia qualcosa di estremamente potente e meraviglioso, in grado di aprire nuove prospettive, connetterci emotivamente con il mondo e anticipare il futuro. I dubbi iniziano quando si cerca di costruire una relazione fra arte e imprese, soprattutto se c'è l'ambizione che questa relazione sia orientata a obiettivi specifici e sia funzionale a una strategia. In questi anni ci sono state molte aziende che hanno cercato nell'arte una specie di colpo di scena, una via strana che "ogni tanto ci vuole".


Queste esperienze sono state fondamentali, ma quello che oggi è necessario è un metodo capace di far dialogare - in modo più efficace e strutturato - il mondo dell'arte con quello delle imprese. Quello che serve è un approccio in grado di aumentare questo rapporto. Come? La chiave è introdurre uno strumento nuovo per mediare, governare e valorizzare questo incontro: lo storytelling. Questo volume di Viola Giacometti e Sara Mazzocchi, edito da Franco Angeli, spiega per la prima volta, e con esempi concreti, come utilizzare uno dei più potenti dispositivi di attivazione del pensiero - l'arte - connesso con il più potente dispositivo di trasmissione della conoscenza - la narrazione. Offre un metodo, spiegato in una Case History dettagliata, che associa a specifici bisogni aziendali altrettanti strumenti, articolati all'interno di format progettati con tecniche narrative.


L'Arte per il Management offre tre cose, oggi, essenziali: una visione, un metodo e degli strumenti concreti per tutte quelle aziende che vogliono crescere con le proprie persone e credono fermamente che la capacità di innovare sia il loro più grande tesoro.