Oggi sono tutti pazzi per il cibo biologico. Prima erano pazzi quelli che credevano nell’agricoltura biologica. Per questa giravolta di 180 gradi, c’è voluto un quarto di secolo. Un successo che non è solo nello sviluppo del bio contro ogni pronostico, ma soprattutto nel cambiamento verso la sostenibilità impresso a tutto l’agroalimentare, alla cosmesi e più in generale agli stili di vita.
Lo conferma anche il Rapporto Bio Bank 2017, ricco di dati, commenti e infografiche, è stato presentato ufficialmente al Sana di Bologna, dall’8 all’11 settembre.

Per la prima volta è stata elaborata la classifica #50CittàBioBank con le prime cinquanta per numero di attività.
Infine, come nelle precedenti edizioni, la classifica delle regioni leader (con nuove elaborazioni), il trend del numero di attività per ogni tipologia e i dati caratteristici di ogni attività.


Cuore del Rapporto resta il monitoraggio di 11 tipologie di attività: otto alimentari (aziende con vendita diretta, mercatini, gruppi d’acquisto, negozi, e-commerce alimenti, ristoranti & co, agriturismi, mense scolastiche), tre per la cosmesi & co (aziende, profumerie & co, e-commerce).


A fine Rapporto uno nuovo strumento: l’elenco commentato delle fonti più autorevoli di dati sul bio in Italia, in Europa, nel mondo.
Per la classifica #50CittàBioBank sono stati incrociati i dati delle 9.706 attività censite nel 2016 e monitorate in questo Rapporto, con i 3.313 comuni d’Italia in cui sono presenti. In realtà le città selezionate sono 53, per includere gli ultimi pari merito, e danno vita ad una classifica con 27 posizioni.


Ai primi cinque posti Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze. Se è scontato che le prime siano città metropolitane, non altrettanto scontate sono altre posizioni, legate alla forte impronta del bio in quel territorio, più che al numero degli abitanti. Caso emblematico quello di San Gimignano, 7.820 abitanti, che raggiunge il 20° posto per l’alto numero di attività agrituristiche.
Tra le regioni quella con più città in classifica è l’Emilia-Romagna, che ne conta ben 12 su 53.