La Commissione Ue ha lanciato la seconda fase della procedura d'infrazione contro l'Italia, cioè il parere motivato, perchè non ha ancora recepito la direttiva sul meccanismo di risoluzione delle banche (BRRD).

La direttiva, che fissa le regole del cosiddetto 'bail in', cioè la partecipazione dei privati al salvataggio, sarebbe dovuta entrare nella legislazione nazionale entro il 31 dicembre 2014.

Se non lo sarà entro due mesi, l'Italia potrebbe essere deferita alla Corte di Giustizia.