Dopo lo sbarco nell’aeroporto olandese di Schipol e il taglio del nastro nello store Aventura Mall, in Florida, Eataly si prepara al raddoppio a West Palm Beach, a circa 60 miglia dal primo. Si avvicinano anche le inaugurazioni degli store negli aeroporti di Linate e Jfk di New York (in partnership con Avolta): la strategia è quella di investire nel travel retail, luoghi di grande traffico, fino a coinvolgere tutti i principali scali europei e qualcuno di rilevanza mondiale in partnership. Sul fronte italiano, la chiusura del negozio di Verona è stata fissata per il 3 agosto. Alla base della decisione, le perdite di gestione che rischiano di non fermarsi, infatti il contratto di affitto dell'ex stazione frigorifera arriva fino al 2031, con un onere complessivo di circa 7 milioni di euro.
Giro del mondo
Eataly è una catena internazionale specializzata nella ristorazione e nella distribuzione di alimentari italiani di qualità, spesso produzioni artigianali. Il nord America conta 11 negozi (di cui 1 in franchising), l’Europa 24 (7) e Medio Oriente e Asia altri 17 in franchising. Realizza circa il 65% dei ricavi in America mentre l’Europa si ferma al 34%. Eataly è controllata per il 52% dal fondo di private equity Investindustrial.
Per il ceo di Eataly, Andrea Cipolloni, la forte esposizione sul Nord America è un problema risolvibile: "Siamo alla finestra per capire l’entità dei dazi. Pensiamo che alla fine potremo gestirli, anche cambiando qualche ricetta e ritoccando i prezzi".
Gli Usa (+7,1% dei ricavi) rappresentano grande parte dei 426 milioni di ricavi realizzati l’anno scorso in Nord America. Eataly è a trazione americana, ma l’anno scorso anche la capogruppo europea ha realizzato un utile.
La rete nordamericana conta 11 store negli Stati Uniti e 3 in Canada. Inoltre a New York sono stati inaugurati i primi 2 Eataly caffè, nuovo concept urbano dove il caffè ha un ruolo portante, ma attorno al quale gira il meglio del made in Italy e i prodotti a marchio Eataly. Il marchio di proprietà opera in 100 categorie e l’obiettivo è di arrivare a 200 entro 12 mesi.
Investimento su 6 anni
Nel 2024 Eataly ha realizzato ricavi consolidati di 684 milioni di euro (+4,3%) e un Ebitda di 53,3 milioni (+29,7%), con un’incidenza sul fatturato passata dal 6,3% al 7,8%. La perdita netta è stata di 13,4 milioni (più che dimezzata). Nell’esercizio sono stati investiti 51 milioni per nuove aperture, ristrutturazioni, ammodernamenti e miglioramento dei processi.
Eataly ha un’agenda degli investimenti fitta, supportata da un maxi finanziamento bancario a lungo termine di 225 milioni, inclusi 65 senza obblighi di rimborsi intermedi. I 225 milioni corrispondono agli investimenti potenziali in 6 anni, a cui vanno aggiunti i flussi di cassa. I soci Investindustrial, Eatinvest e Carlo Alberto hanno concesso in pegno a Unicredit Bank (quale security agent) le azioni a garanzia del debito.
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