Olivieri 1882, storico laboratorio di pasticceria artigianale, fondato 143 anni fa ad Arzignano (Vicenza), apre un nuovo capitolo della sua storia grazie a un’alleanza con Bauli, che acquisisce una quota di maggioranza.
Un processo certificato
Guidata oggi da Nicola e Andrea Olivieri, quinta generazione della famiglia, l’azienda veneta, che, secondo i dati camerali ha un fatturato 2023 di 3,64 milioni di euro e un utile di oltre 425mila euro, ha conquistato, negli anni, una posizione di rilievo nella produzione dei grandi lievitati artigianali, come panettone, pandoro e colomba.
Il processo produttivo, certificato dall’Università di Padova, consente di gestire alti volumi, senza compromettere la qualità dei prodotti. Questo fatto, insieme alla cultura digitale, rendono Olivieri un ambasciatore della pasticceria italiana anche oltre confine.
L’estero prima di tutto
Commenta l’amministratore delegato, Nicola Olivieri: «Abbiamo scelto Bauli perché partner con un eccellente centro di ricerca e sviluppo e un know-how organizzativo internazionale, oltre che realtà storica e leader di mercato. Questa combinazione ci offre una struttura in grado di accelerare il nostro percorso di espansione globale»
Olivieri 1882 continuerà a operare in piena autonomia, mantenendo l’identità, la squadra e la libertà creativa che ne hanno determinato il successo.
Bauli, nata nel 1922, è già presente nel retail con una quindicina di negozi Minuto Bauli, compresi quelli di Vienna e New York (questo in apertura). Ha chiuso l’esercizio 2022/2023 con 634 milioni di euro di fatturato consolidato.
Il piano industriale, che punta anche sull’estero (oggi incide per un 15-16% sui ricavi), prevede investimenti di 82 milioni di euro entro il 2025 e circa 200 a regime, per arrivare a un giro d’affari di 1 miliardo nel 2030.
Il re dei dolci da ricorrenza, presente anche nei prodotti continuativi, dà lavoro a 1.300 persone nel mondo e alligna 7 siti produttivi, di cui 6 in Italia, a Castel d’Azzano (VR), Orsago (TV), Romanengo (CR), San Martino Buon Albergo (VR), Altopascio (LU), Guarene (CN), e uno in India, a Baramati.