Primark aggiunge una nuova geografia alla propria rete mondiale, composta da 17 Paesi, in Europa e Stati Uniti.
La diciottesima area è il Medio Oriente dove ha siglato, in settembre, un accordo con Alshaya Group, grande operatore internazionale di affiliazione retail, accordo che si concretizza ora in un piano strategico con un preciso calendario.
Le prossime aperture
Entro la fine del 2025 saranno inaugurati nuovi punti vendita in tutta l’area del Golfo, a partire dal Kuwait, dove, in ottobre, l’irlandese sbarcherà presso il centro di The Avenues, marchio che copre molti e rilevanti centri commerciali del Middle East. In particolare il complesso scelto da Primark occupa un lotto di 360mila mq, con 1.100 negozi e un parcheggio multilivello, in grado di ospitare 13mila automobili.
E, all'inizio del 2026, sono nel mirino il Dubai Mall, il Mall of the Emirates e il City Centre Mirdif, che hanno tutti misure enormi, come è tipico di questa ricchissima area.
In seguito, il lavoro con Alshaya prenderà in considerazione altri mercati in tutto il Middle East.
Eoin Tonge, Ceo ad interim di Primark, che ha sostituito Paul Marchand, il quale si è dimesso in marzo per “comportamenti inappropriati verso una collega”, è certo che ci sia già un forte zoccolo di clientela pronta ad accogliere la moda dell’insegna, conveniente sì, ma sempre sostenibile e caratterizzata da un ottimo design.
Conferma John Hadden, Ad di Alshaya Group: «Da quando abbiamo annunciato la nostra partnership, alcuni mesi fa, abbiamo visto un reale entusiasmo fra i nostri clienti, che attendono ora i primi negozi Primark».
Un bel colpo, non c’è che dire, visti gli altissimi redditi dei piccoli Emirati e visto che la notizia segue, di pochi giorni, l'annuncio del nuovo piano industriale per l’Italia, che prevede 40 milioni di nuovi investimenti da parte della dell'irlandese.
Alshaya: 17 miliardi in franchising
Alshaya Group, azienda a conduzione familiare, è stata fondata in Kuwait nel 1890 e, come detto, è uno dei principali franchisor a livello mondiale, spaziando in tutta l’area Mena (acronimo di Middle East and North Africa), in Turchia, ma anche in Europa, nella ristorazione, nella vendita al dettaglio, nelle farmacie, nel benessere, tempo libero, articoli per la casa…
Tra i nomi in portafoglio ci sono quelli di H&M, Starbucks, Mothercare (insegna inglese di articoli per le mamme e i neonati), Debenhams (moda e bellezza), American Eagle Outfitters, The Cheesecake Factory, The Body Shop, Victoria's Secret, Boots, Pottery Barn (arredamento e decorazione casa), KidZania (parchi a tema).
Le insegne con le quali sono stati raggiunti accordi sono oltre 70, i negozi 4mila, le nazioni coperte 16. Manca all’appello, almeno per ora, la nostra Italia....
La compagnia mediorientale ha cifre da capogiro, con un fatturato che ha raggiunto quasi 13 miliardi di dollari Usa.