Il Parlamento ha approvato con 251 voti a favore 197 contrari e un solo astenuto il nuovo Decreto leggi incentivi, contenente anche le nuove norme sulle quote latte. Il provvedimento, che consente a imprese e famiglie di rientrare nella legalità, passerà quindi all’esame del Senato.
La quota latte degli splafonatori ancora in attività, ovvero quelle aziende che nel 2007/2008 hanno prodotto più del dovuto, verrà aumentata del 5% rispetto alla quota di produzione nazionale del latte fruttuoso e dell’accordo sulla Pac, attestandosi sulle 758mila tonnellate. Gli aumenti della quota confluiranno nella riserva nazionale e saranno ripartiti da un commissario appositamente nominato che avvalendosi dell’Agea assegnerà a partire dal 15 aprile le quote disponibili.
Gli assegnatari saranno in via prioritaria i titolari della quota B ridotta, chi ha affittato quote latte, gli splafanatori, i titolari di aziende in zone montane o svantaggiate e i giovani imprenditori.
Per accedere all’assegnazione delle nuove quote, le aziende splafonatrici dovranno mettersi in regola, fissando una rateizzazione del debito - che non dovrà superare i 25mila euro e a cui saranno applicati tassi tra il 45,5% e il 6,5%- e rinunciare a contenziosi.
I produttori dovranno, inoltre, trasmettere per via telematica, all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura i dati relativi al numero di bovini detenuti in stalla e al quantitativo di latte prodotto
L’Agea, si occuperà di creare il registro nazionale dei debiti, dove verranno inseriti tutti gli importi registrati.
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