Nell'ottica di favorire un pesca sostenibile e conforme ai principi di trasparenza e legalità, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) ha ribadito la necessità, per il Belpaese, di rispettare gli obblighi comunitari in materia. Con questo intervento - resosi necessario a seguito delle sollecitazioni da parte delle associazioni cooperative ed armatoriali nazionali del comparto - il Mipaaf ha dunque espresso un posizione chiara ed incontrovertibile sull'argomento.
Più nel dettaglio, il Ministero ha sottolineato come sia necessario adeguarsi alla legislazione europea in primo luogo in materia di controlli, come previsto dai regolamenti 1224/2009 (istitutivo di un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca) e 404/2011 (recante modalità di applicazione del regolamento Ce n. 1224/2009) che vincolano alla piena applicazione degli adempimenti introdotti a carico degli operatori.
In secondo luogo, ci si deve attenere scrupolosamente alle norme comunitarie anche per quanto concerne l'utilizzo delle ferrettare, ovvero delle reti da posta destinate alla pesca di specie pelagiche. In particolare, le ferrettare non potranno più essere usate per la cattura di alcune specie (per saperne di più si può far riferimento all'allegato VIII del reg. Ce 894/1997).
Trasgredire a questi regolamenti potrebbe comportare il rischio, per il nostro paese, di essere sottoposto a pesanti sanzioni da parte della Comunità Europea per mancati controlli da parte del Governo. Infine, il Mipaaf ha anche ricordato che non si possono concedere deroghe che siano in contrasto con le normative Ue; d'altra parte il Ministero di riferimento ha già fatto quanto possibile per perfezionare tutti i provvedimenti di deroga consentiti da Bruxelles.
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