Siamo abituati, tradizionalmente, a intendere la disciplina economica come un scienza emininentemente razionale, in cui non si prende neppure in considerazione il lato emozionale dei soggetti che vi operano. Ci si è accorti, negli ultimi anni, che questa visione stereotipata ha fatto il suo tempo (e forse non è mai esistita).
Il manager, cioè, quando prende decisioni economiche, può ingannarsi, confondersi, lasciarsi trasportare dalle emozioni. Si dimostra, insomma, tutt’altro che razionale. È giunto il momento, allora, di fare spazio alla ricerca psicologia anche all'interno del rigoroso settore economico.
In particolare Matteo Motterlini (professore ordinario di economia cognitiva all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) e Francesco Guala (professore associato presso il Dipartimento di scienze economiche dell’Università degli Studi di Milano) ne “Mente mercati e decisioni. Introduzione all’economia cognitiva e sperimentale cognitiva e sperimentale” ci illustrano i risultati degli approcci e delle metodologie economiche alternative, conducendo il lettore per mano alla scoperta delle nuove, originali teorie che stanno cambiando il modo di guardare l’economia.
L'obiettivo è quello di costruire nuovi modelli economici che tengano conto dei vincoli cognitivi, dell'influenza delle emozioni, delle norme sociali: sebbene molti potranno storcere il naso, sono già in tanti, sia fra gli studiosi che fra i dirigenti d'azienda, ad accogliere con interesse questo nuovo approccio alla scienza economica.
Mente mercati e decisioni. Introduzione all’economia cognitiva e sperimentale
Università Bocconi Editore
di Matteo Motterlini, Francesco Guala
248 pag.
22 euro
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