L’azienda divenuta sinonimo di provolone compie quest’anno 140 anni di storia. Ma sembra più giovane e dinamica che mai. Come racconta l’amministratore delegato Alberto Auricchio ai microfoni di DM. Negli ultimi 20 anni Auricchio ha infatti adottato una strategia che l’ha portata ad allargare la sua offerta a tutte le principali tipologie di formaggio: dal provolone alla mozzarella, dal gorgonzola ai pecorini. Oggi è un gruppo con 500 dipendenti diretti e 1500 indiretti, 8 siti produttivi in Italia, 2 filiali oltreconfine (in Spagna e Stati Uniti), un fatturato di oltre 220 milioni di euro e una quota export del 35% che la vede presente in ben 58 paesi nel mondo.