Uno dei più importanti indicatori di efficienza per le imprese che realizzano o gestiscono centri commerciali è il Nav, il Net asset value, cioè il Valore al netto del debito che anche per Sonae Sierra, un gigante del settore, nel 2008 e nel 2009 è sceso in maniera brusca, rispettivamente a –17% e –13 per la svalutazione subita dall’immobiliare un po’ in tutto l’Occidente.  Un ridimensionamento non da poco se si pensa ai risultati positivi messi a segno in precedenza: +19% nel 2005; +18% nel 2006; +15% nel 2007.

Il vento è però cambiato di nuovo con un Nav 2010 che ha ripreso moderatamente vigore chiudendo il 2010 con un +2%. A rendere noto il dato positivo è stato il top management della multinazionale di origine portoghese che sovrintende alle operazioni italiane e che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Milano nel suo road show annuale organizzato per fare il punto del settore, in riferimento soprattutto all’immobiliare retail.

Rassicuranti le parole di Fernando Guedes Oliveira, Ceo di Sonae Sierra (nella foto): “Nonostante la difficile situazione dell’economia globale, in particolare in Europa, abbiamo registrato risultati positivi in linea con le attese e cioè 8,7 milioni di euro nel 2010 e 13,2 milioni nel primo semestre del 2011. Sono numeri che confermano il nostro grande impegno nel migliorare l’efficienza operativa e nell’identificare ulteriori fonti di performance rafforzando l’attività di fornitura di servizi a terzi”.

Guedes Oliveira era accompagnato da Jerry Boschi responsabile per lo sviluppo in Italia, Pietro Malaspina consigliere delegato alle relazioni istituzionali e Vitor Nogueira responsabile gestione centri commerciali in Italia, Grecia e Romania. A controllare Sonae Sierra, fondata nel 1989, sono Sonae SGPS (Portogallo) e Grosvenor (Regno Unito) rispettivamente con il 50% delle quote. Tuttavia, nelle società costituite dalla multinazionale per agire nei singoli mercati insieme a investitori che credono in questo business, si trovano fondi pensione olandesi e finlandesi, compagnie di assicurazione e banche francesi e finanziarie americane e inglesi. Non vi figurano comunque capitali italiani nonostante nel nostro Paese Sonae Sierra sia presente in maniera abbastanza massiccia.

Ciò viene spiegato con il fatto che le risorse erano state messe insieme prima che si decidesse di intervenire in Italia, il cui mercato è considerato tra i prioritari da Sonae Sierra che punta ad avere sempre un progetto in fase di sviluppo nel nostro Paese (tre nuovi progetti fino al 2016) incrementando l’attività di property management (un nuovo centro in gestione ogni anno). Investitori italiani potrebbero tuttavia essere accolti con la cessione prevista di quote del Sierra Capital Fund, costituito nel 2008, del quale Sonae Sierra controlla il 47% mentre il restante 53% è posseduto da Keva, Ilmarinen (entrambe scandinave), Schroder Investment e Aberdeen Property.

Attualmente sono quattro i centri commerciali italiani presenti nel portafoglio di Sonae Sierra. Si tratta di quello chiamato Airone a Monselice (Pd), il Freccia Rossa di Brescia, Gli Orsi di Biella e il Valcenter di Marcon (Ve). Entro fine marzo 2012 dovrebbe essere inaugurato il progetto Le Terrazze a La Spezia che occuperà una superficie superiore a 38mila metri quadri, con 106 punti vendita e 2mila posti auto; investimento totale 125 milioni di euro.

La strategia dell’azienda punta a incrementare l’attività di gestione degli asset mediante la creazione di partnership a lungo termine, per questo vengono costituiti i fondi per la realizzazione dei centri commerciali la cui proprietà è talvolta condivisa con altri ancora. Le Terrazze, ad esempio, sarà posseduta in parte da Ing Real Estate.

L’obiettivo principale dei fondi consiste nell’offrire ai partner rendimenti costanti e un aumento di valore del capitale attraverso l’investimento in strutture innovative il cui progetto sia ben sintonizzato con le tendenze di consumo. Durante il ciclo di vita di ciascun fondo, Sonae Sierra, oltre a gestirlo, si impegna quindi a mantenere una parte degli immobili e ad occuparsi della gestione operativa e degli asset finanziari. È grazie a questo modello che si rinsalda il legame con i locatari e i co-proprietari di ciascun centro commerciale.

A livello globale Sonae Sierra intende realizzare 20 nuovi progetti entro la fine del 2016, inclusi quelli avviati. Punta inoltre a raggiungere un totale di 13.500 contratti in gestione con i locatari che al momento hanno superato quota 8.500. L’indice dichiarato di occupazione degli spazi nei centri è del 95%, Italia compresa.