La crisi economica non risparmia neanche il colosso svedese. Dopo oltre 20 anni di presenza in Italia e di continua espansione, Ikea nel 2012 ha registrato il primo fatturato in calo: -2,6% a 1.598 milioni di euro.

In controtendenza il settore food che invece cresce dell'1,9% (94 mln fatturato). Questi sono alcuni dei dati presentati lunedì a Milano da Lars Petersson, amministratore delegato Ikea Italia, che ha sottolineato la volontà dell'azienda di preservare i livelli occupazionali nonostante i numeri del bilancio.

Sul fronte sostenibilità Ikea ha investito 44 milioni di euro solo in Italia per interventi di qualificazione energetica degli edifici e installazione di moduli fotovoltaici e solari in tutti i negozi e depositi.

L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili è passato dall’89 al 93% e sono diminuiti consumi energetici totali (-4%) ed emissioni dirette di CO2 (-24%). Con un investimento di 2.185.000 euro sulla mobilità sostenibile, Ikea ha inoltre attivato 11 nuovi shuttle bus per permettere di raggiungere i negozi con mezzi alternativi all’auto e confermato i 4 servizi esistenti. Incentivato anche l’uso dei mezzi pubblici, con promozioni per i clienti. Nei 20 punti vendita in Italia i rifiuti differenziati sono passati dal 75 al 79% e quelli avviati a riuso, riciclo e recupero energetico rappresentano ormai il 92%.

Circa 7 mila i dipendenti in italia, che si sommano ai 5mila dell'indotto. L'89% dei 6.243 coworker sono assunti con contratti a tempo indeterminato, mentre e' a part-time il 67% dei contratti, con un orario medio di circa 24 ore settimanali.

Le donne sono il 58% e l'obiettivo e' che i manager donna (attualmente al 44%) raggiungano questa percentuale. A maggio Ikea ha esteso alle situazioni di coppia di fatto dei dipendenti GLBT i benefit gia' previsti per le convivenze matrimoniali.