Un formaggio a dichiarazione d’origine di tipo Grana: si può definire così il Gran Moravia prodotto dalla Brazzale in joint venture con soci della Repubblica Ceca insieme ai quali raccoglie il latte necessario in una delle regioni più tipiche di quel paese. Dichiarazione d’origine è un termine ben diverso da Denominazione d’origine che sarebbe poi la qualifica, protetta (Dop), di un Grana Padano o di un Parmigiano Reggiano “made in Italy”.

Eppure proprio di aperta dichiarazione d’origine si può parlare perché alla Brazzale di Zané (Vi) non vogliono nascondere la provenienza del loro formaggio al quale hanno cominciato a lavorare una decina di anni fa in previsione dei sommovimenti di produzione e consumo che l’allargamento dell’Unione europea avrebbe provocato. A sentir loro, il progetto non deve essere identificato come un’operazione di delocalizzazione produttiva ma di internazionalizzazione, alla ricerca di condizioni di lavoro non più replicabili in Italia dove le mucche da latte, salvo casi sporadici, sono costrette a vivere in ambienti molto ristretti.

Nel caso del Gran Moravia, sostiene Brazzale, l’area di produzione si trova in un territorio dalle ottime caratteristiche ambientali (collinare, verde, non inquinato) compreso tra Praga e il confine con l’Austria e si estende su quasi 1.000 kmq. È qui che si trovano le oltre 70 fattorie con 15.000 bovine che ogni giorno, dopo aver tranquillamente pascolato all’aperto, generano il latte che sarà poi trasformato in Gran Moravia dagli esperti casari dell’azienda.

Al Grana una forma di Gran Moravia si avvicina molto nell’aspetto e nel peso che è di circa 37 kg: per ottenerla ci vogliono circa 450 litri di latte e una stagionatura di due anni. La si produce però appunto nella Repubblica Ceca, in Italia arriva dopo i primi due mesi di vita e prosegue la sua maturazione nei magazzini Brazzale. Solo una volta terminato il periodo di affinamento il Gran Moravia viene avviato alla distribuzione. La consistenza dura e granulosa fa del Gran Moravia un formaggio adatto ad essere grattugiato per insaporire primi piatti di ogni genere. Ma proprio come i Grana è adatto pure ad essere proposto in scaglie come aperitivo e a chiusura di una cena.  

Brazzale Spa ha chiuso il 2010 con un fatturato di 152 milioni di euro con sei impianti produttivi distribuiti in Italia, Repubblica Ceca e Brasile. Si avvale di  oltre 350 collaboratori nei diversi poli produttivi nei quali produce 17 milioni di kg di burro e 18 milioni di kg di formaggi e 5 milioni di kg di carne. Esporta in Europa, Russia, Turchia, Medio Oriente, Sud Est Asiatico, Australia, Giappone, Corea del Sud, Usa, Canada, Messico, Marocco e in altri paesi per un totale di oltre 50.

Da segnalare, infine, che Brazzale è main sponsor dell’ottava edizione di Cheese, in programma a Bra dal 16 al 19 settembre. La presenza di Brazzale alla manifestazione di Slow Food, ritiene l’azienda, è frutto della comunanza di ispirazione e di visione: la tutela della qualità combinata con il gusto, il rispetto e la valorizzazione del territorio e dei mestieri dell’uomo che l’impresa vicentina porta avanti sin dalla fine del Settecento con impegno e passione. Presidente del gruppo, che controlla un insieme di aziende e marchi, è Roberto Brazzale che con i fratelli Gian Battista e Piercristiano, che ricoprono altri incarichi, rappresenta la settima generazione.