Ad un anno dall’ingresso in Campofrio Food Group, si apre un mercato ricco di opportunità per Fiorucci. Logo rivisitato, nuovi pack e linee di prodotto firmate “La Ricetta Fiorucci”: l’azienda punta sulla valorizzazione delle sue radici, la cultura della norcineria italiana e l’efficienza del gruppo.

Un rilancio in grande stile: posizionamento, brand, offerta, fatturato. L’azienda laziale, acquisita un anno e mezzo fa dalla multinazionale spagnola Campofrio, ha presentato stamane alla stampa la propria strategia di sviluppo, identificato le priorità e lanciato i programmi per rafforzare i suoi 4 pilastri fondamentali: Crescita, Efficienza, Qualità, Persone.

Un piano che – ha sottolineato il direttore marketing Eric Villain - partendo da un nuovo posizionamento e da una nuova brand identity si prefigge cinque obiettivi chiari: «capitalizzare il valore percepito di un brand storico, cogliere le opportunità dovute al cambio di posizionamento,  integrare la strategia di marca con un piano strategico di business, rendere coerente il tutto con una strategia di comunicazione e sedimentare il rapporto di credibilità e fiducia della marca rispetto alla Gdo».

A suggellare il salto di qualità della gamma di prodotti, oltre ai nuovi packaging, anche un sigillo di qualità: impressa su ogni confezione la scritta La Ricetta Fiorucci. A testimonianza del cambiamento d’immagine è stato rinnovato anche il sito internet www.fioruccifood.it, sviluppato secondo l’attuale posizionamento del brand, per poter offrire ai visitatori un’ esperienza di navigazione fruibile tra l’ampia offerta proposta.

«E’ nostra intenzione continuare a essere un’azienda generalista –ha aggiunto l’ad Athos Maestri - crescendo nel banco taglio, specie con la mortadella, dove siamo leader in Italia, il cotto e il salame. Ma cercando al tempo stesso di orientarci anche al mondo del libero servizio, specie con alcune categorie che industria e trade stanno trascurando, come i tranci, e con lo sviluppo della nostra presenza negli affettati. Senza disdegnare il mondo della convenienza, sia pure con la giusta qualità».

Fiorucci, che dovrebbe chiudere il 2012 con un fatturato intorno ai 220 milioni di euro (il 40 per cento dei quali generati nel canale moderno), si attende una significativa crescita delle vendite da questo rilancio, con l’obiettivo di raggiungere i 300 milioni di euro nell’arco del prossimo triennio.