Sul finire della stagione estiva, caratterizzata dalla commercializzazione di diversificate varietà di frutta, la società agricola di Savarna (RA) scommette sull’albicocco affidandosi al valore della qualità.

Protagonista di queste settimane è una cultivar dall’alto grado di riconoscibilità che Geoplant Vivai ha acquisito in esclusiva: una varietà autofertile con un livello di posizionamento sul mercato nettamente superiore alla media per via delle eccellenti caratteristiche sensoriali e organolettiche, ideale per la coltivazione nel Nord Italia e nell’Europa centro-settentrionale in ragione della sua fioritura tardiva. L’elevato fabbisogno di ore di freddo – che rende le regioni a clima continentale l’habitat elettivo di questa speciale cultivar – e l’epoca di maturazione medio-tardiva (risalente a inizio luglio) costituiscono degli irrinunciabili valori aggiunti per il comparto agricolo, che può beneficiare della conservazione in frigo a lungo termine di Albinova, capace di perdurare maggiormente nel tempo e di allungare quindi la sua disponibilità sui banchi della distribuzione in perfette condizioni di gusto e consistenza.

A identificare il frutto di questa pianta vigorosa e dal portamento assurgente sono l’aspetto cuoriforme, decisamente poco diffuso, e l’epidermide dalla sovra colorazione rossa (pari al 15-20% della superficie). Una varietà “vecchio stile”, se così si può dire, che per questo e molti altri dettagli rievoca alla memoria delle antenate molto saporite, oggi fuori commercio. Un nome su tutti, la Reale d’Imola: una vecchia cultivar inadatta alla moderna frutticoltura, le cui peculiarità sensoriali si accostano alle plusvalenze di Albinova, varietà unica per aromaticità, croccantezza e resistenza. Il sapore estremamente gustoso, che nasce dal delicato e riuscito equilibrio di acidi e zuccheri, fa di questo prodotto di Geoplant Vivai una vera e propria eccellenza nell’universo delle drupacee.