L’Italia è il primo produttore europeo di ortofrutta, un settore che nel 2010 ha significato esportazioni di prodotto fresco per 3,9 miliardi di Euro, di cui circa il 50% in Germania. Anzi, sommando fresco e conserve, l’ortofrutticoltura italiana ha raggiunto un export di 6 miliardi, rappresentando il principale veicolo del Made in Italy nel mondo. Il Belpaese, pur essendo la prima produttrice in Europa, al mondo viene dopo Cina, India, USA. E questo nonostante il settore in Italia presenti una Produzione Lorda Vendibile di 11 miliardi di Euro con un fatturato (compreso l’indotto) di circa 22 miliardi di Euro.

In Italia, dedicato all’ortofrutticoltura, c’è il grande appuntamento di MACFRUT, che per il 2011 si terrà a Cesena da mercoledì 5 a venerdì 7 ottobre.
MACFRUT, maggior rassegna del bacino del Mediterraneo, si è consolidata (siamo alla 28a edizione) come punto di riferimento di tutta l’ortofrutticoltura (dalle sementi agli imballaggi, dalla IV gamma alla catena del freddo). E proprio questa caratteristica, di essere l’appuntamento “di filiera”, fa di Macfrut un momento irrinunciabile per imprese ed operatori.

L’alta specializzazione della rassegna italiana assicura un forte impatto per quanto riguarda il momento espositivo e la rilevante partecipazione di addetti ai lavori (soprattutto dei grandi buyers) da tanti Paesi esteri ne completa la principale funzione di occasione di business (anche attraverso incontri mirati e preparati precedentemente fra domanda estera e offerta italiana).

In più, nei giorni di Macfrut, si può presenziare ad una convegnistica di alto livello.
«Spiegherei la forte capacità attrattiva di Macfrut con due fondamentali motivi –sottolinea Domenico Scarpellini, Presidente di Macfrut-  è “LA” rassegna dell’intera filiera ortofrutticola, e consente l’incontro dei principali attori del settore, mettendo in campo idee e prospettive. A Macfrut si danno appuntamento operatori da tutto il mondo per fare il punto sull’andamento dei mercati e sulle ultime novità della produzione e delle tecnologie dell’ortofrutticoltura. Non a caso ci siamo impegnati sui fronti dell’innovazione (che deve essere di prodotto e di processo) e su quello dell’internazionalizzazione».

Rapporti con le maggiori rassegne internazionali, missioni in Paesi esteri, incontri con delegazioni di tanti Paesi e, soprattutto, una grande attenzione a rapportare le esigenze delle imprese delle varie aree mondiali con la capacità di know how delle aziende italiane, hanno portato una forte considerazione e stima per Macfrut.
Considerazione che viene anche dall’aver privilegiato negli ultimi anni l’innovazione, valorizzandone i vari aspetti e promuovendo le imprese che attraverso la ricerca, lo studio e l’impegno riescono a trovare soluzioni e risposte che fanno avanzar il settore. E per proseguire in tale azione di valorizzazione, si terrà la seconda edizione dell’ “Oscar Macfrut”.

«Il premio “Oscar” –aggiunge Luigi Bianchi, coordinatore di Macfrut- è parte integrante di quel processo di valorizzazione dell’innovazione e della ricerca di macchine e tecnologie sempre più avanzate che abbiamo da tempo intrapreso per stimolare il comparto, per far avanzare il know how Made in Italy nel mondo e mettere in grado le nostre imprese di soddisfare le esigenze della filiera e quelle del consumatore. Non a caso in questa edizione abbiamo una ancor maggior partecipazione delle aziende leader nelle attrezzature e nell’applicazione delle più avanzate tecnologie, rispetto alle edizioni precedenti».

MACFRUT 2011 sarà inoltre un importante appuntamento per approfondire e delineare la situazione internazionale ortofrutticola, anche alla luce delle vicende che stanno interessando quasi tutti i Paesi della sponda africana del Mediterraneo e di quella araba. Macfrut ha da tempo individuato il Mediterraneo - come area cruciale per gli scambi commerciali sia per quelli “storici” fra nord Europa e sud, ma anche e soprattutto fra l’est e l’ovest del mondo. La stessa posizione dell’Italia, ne fa la piattaforma ideale per favorire tali interscambi.

All’appuntamento di ottobre a Cesena si potrebbero delineare situazioni e prospettive di quei Paesi mediterranei che stanno acquisendo una notevole rilevanza nel panorama mondiale dell’ortofrutticoltura.

Proprio queste attività hanno consentito a MACFRUT di crescere nel panorama mondiale e di diventare un importante momento di incontro sulle prospettive internazionali del settore, dove si analizzano problemi e aree emergenti e dove, all’interno della filiera e con l’apporto di tutte le sue componenti, si elaborano soluzioni e “linee guida”.

Così a Macfrut 2011 ci si confronterà sull’esperienza francese per affrontare in maniera decisa e lungimirante il problema delle ricorrenti crisi della frutta estiva, che da troppo tempo (in maniera quasi ciclica) riduce i redditi degli agricoltori e mortifica una delle punte di diamante del settore stesso.

Negli ultimi anni Macfrut, oltre ad aver sottolineato l’importanza dell’innovazione (di prodotto e di processo), ha affrontato con forza le problematiche che hanno una maggior attinenza con il mangiar sano. Si è partiti da una considerazione: Macfrut, rassegna di filiera, deve spaziare anche sul piano dell’uso corretto del prodotto, nelle sue molteplici forme (dal Biologico alla frutta da bere, dalla IV e V gamma alla mousse e alla barretta).

Occorre entrare nel merito della corretta e sana alimentazione: non basta diffondere e convincere della grande capacità che frutta e verdura hanno nell’aiutare a contrastare le malattie del secolo, perchè va consigliato uno stile di vita rivolto al benessere e alla sana e buona alimentazione, di cui proprio l’ortofrutta ne è la componente essenziale.
La stessa Unione europea ha avviato un programma di orientamento alimentare, “Frutta nelle scuole” che si rivolge ai ragazzi delle scuole. In una parola, il buon vivere e lo star bene sono importanti ed è importante “attrezzarsi” a questo. Ecco perché anche nel 2011, Macfrut è tra i promotori della “settimana del benessere” e che si tiene nello stesso periodo in cui si svolge Macfrut anzi, venerdì c’è un incontro specifico su questo tema, all’interno della rassegna.