La catena distributiva ha siglato un nuovo accordo integrativo con i sindacati di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs: si tratta di un’intesa triennale che pone al centro il benessere della persona e rafforza ulteriormente il sistema di relazioni sindacali già in essere. L’accordo, che punta a migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, è a favore di tutti i collaboratori Lidl: sia di quelli impiegati nella sede di Arcole che di quelli delle 10 Direzioni Regionali e piattaforme logistiche, nonché del personale degli oltre 600 punti vendita. Sono cinque gli ambiti principali di intervento: welfare, tutele individuali, organizzazione del lavoro, salute e sicurezza e relazioni sindacali.

“Il contratto integrativo sottoscritto è frutto di un’importante e proficua attività di confronto con le organizzazioni sindacali. – dichiara Luca Boselli, AD Finanza di Lidl Italia – E si basa su pilastri importanti quali il potenziamento del welfare aziendale, l’erogazione di prestazioni sanitarie aggiuntive e interventi a sostegno del reddito. L’accordo contiene inoltre elementi fortemente innovativi. E’ stata infatti rivista l’organizzazione del lavoro domenicale che prevede, tra le altre cose, il pagamento di una maggiorazione di gran lunga superiore a quella prevista dal CCNL, ed introdotta una forma di part time sperimentale a flessibilità contrattata con incremento stabile delle ore contrattuali e conseguente incremento della retribuzione”.

L’erogazione di prestazioni sanitarie aggiuntive a quelle previste dal fondo contrattuale, in particolare, con un’integrazione del livello complessivo di tutela attinente alla sfera della salute, ha l’obiettivo di consentire accesso e beneficio all’assistenza sanitaria a una platea più ampia possibile di lavoratori, in ottica di sostegno al reddito e promozione di una migliore qualità del lavoro.

Il welfare è centrale nell’accordo e si realizza in azioni tangibili, come il buono spesa di 100 euro per ogni neo genitore o quello annuale di valore equivalente per tutti i dipendenti. Un ulteriore passo in avanti per il sostegno alla genitorialità è rappresentato dalla possibilità di richiedere un’aspettativa non retribuita fino al 1° anno di vita del bambino, oltre il termine del periodo massimo di congedo parentale usufruibile per legge. Altre due novità sono l’istituzione di una banca ore per la donazione delle ferie e l’estensione alle unioni civili del congedo matrimoniale e dei permessi per malattia dei figli.