Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 12 Maggio 2024 - ore 10:51
Dal 1° giugno si possono di nuovo frequentare le sale dei pubblici esercizi. Il colpo è stato terribile, ma gli imprenditori hanno le idee chiare.
Nonostante l'aumento delle vendite nel primo quadrimestre, la domanda è cambiata e la distribuzione dovrà sostenere l'impatto.
Una breve guida per chi deve districarsi con la cronologia degli esercizi che tornano operativi.
Gli italiani sono molto spaventati, anche se i loro conti correnti traboccano. Ma chi vorrà spendere più di tanto viste le gravi incertezze?
Il barometro annuale di Edelman evidenzia la crescita di fiducia nell'alimentare, che rimane un pilastro della nazione.
Di grande impatto specialmente i volantini e le isole promozionali, in grado di condizionare fortemente le decisioni di acquisto.
Se Amazon e Walmart dominano la classifica internazionale, gli italiani piazzano nella Top 250 ben quattro grandi insegne.
Peggy Davies, presidente Plma: "Il marchio del distributore mantiene una posizione forte, persino nei mercati saturi".
Nonostante il Covid molte aziende hanno fatto progressi. In Italia il primo posto va a Barilla, ma alcuni non hanno pubblicato una policy.
Non è la solita classifica, ma una competizione sostenuta da una dettagliata ricerca di Gfk sugli stili di vita nell'anno del Covid.
Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi marchi accettano la sfida, l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. E per tracciare un bilancio gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021.
Omnicom ha interpellato oltre 2.000 italiani. Ecco perché il cliente non crede più nei brand e i marchi distributivi si salvano a stento.
Il Covid ha rafforzato la marca del distributore, ma, senza dubbio, l'incremento è in larga parte strutturale. Ecco i principali driver.
La concentrazione sale, mentre i margini e il Roi diminuiscono. Il sistema regge, ma lo sforzo delle imprese aumenta.