Nella settimana di Smau, vale la pena soffermarsi per fare qualche breve riflessione sulla crescente diffusione dell’innovazione tecnologica al servizio della Distribuzione Moderna. Mai come in questi ultimi anni la tecnologia ha assunto un ruolo fondamentale nel correre in aiuto della distribuzione, ancor prima che dell’industria, in direzione del contenimento dei costi, del miglioramento della supply chain, della maggiore efficacia nelle attività di marketing, sostenendone così - al pari di quello che accade in altri settori - lo sviluppo.

Si pensi, solo per fare qualche esempio tra i molti che la tecnologia ha fornito al settore della distribuzione dei beni di largo consumo, alla comunicazione digitale o alle etichette elettroniche
, alla gestione del contante, al self check-out
. E ancora alle più recenti soluzioni di identificazione elettronica
, e allo stesso catalogo elettronico. Una delle aree che registra ritmi evolutivi al di sopra della media, sostenuta in questo dalla rapida convergenza tra le funzionalità dei cellulari e quelle dei pc, così come da costi di connessione al web sempre più contenuti, è quella dell’internet mobile. Un ambito che si presta in modo efficace all’utilizzo in Gdo.

A dimostrarlo giungono i risultati di un recente studio commissionato dalla società A-Tono e condotta da Astra Ricerche. In Italia, uno dei paesi che vede la più alta penetrazione al mondo di telefonia cellulare, pare infatti che i consumatori siano particolarmente inclini a utilizzare le funzionalità evolute dei “telefonini” all’interno dei punti vendita. Ad attirare maggiormente l’attenzione sono le operazioni di fidelity, l’acquisizione di informazioni dei prodotti grazie al QR Code e i consigli per l’acquisto di prodotti attraverso applicativi ad hoc.

Punti vendita in cui fosse possibile entrare e ricevere sul proprio telefono le promozioni del giorno, scoprire le informazione sui prodotti fotografandoli con il cellulare o valutare i cibi da abbinare utilizzando il collegamento in rete del proprio telefono risulterebbero assai apprezzati secondo gli intervistati. La domanda maggiore sembra concentrarsi nell’ambito delle attività di fidelity. Tre consumatori su quattro – evidenzia la ricerca - sarebbero infatti interessati a sostituire le carte plastificate con un programma installato sul proprio cellulare che consenta, semplicemente avvicinandolo a un totem promozionale, di visualizzare i punti accumulati con la spesa precedentemente effettuata o di ricevere buoni sconti ad hoc sullo schermo del telefonino.

Anche il QR code (che comincia a farsi notare su qualche packaging di prodotto ed è stato utilizzato con successo da Rana per il lancio dei suoi tortellini al cioccolato) sembra avere buone prospettive di sviluppo. Il 77% del campione intervistato dai ricercatori di Astra Ricerche ha valutato utile questa possibilità di utilizzo del cellulare e il 66% lo ha ritenuto interessante. La ragione è semplice: permette di accedere in modo pressoché istantaneo a un maggior numero di informazioni disponibili per ogni referenza a scaffale: l’origine, la composizione, il processo di commercializzazione, la possibilità di abbinarlo in diverse ricette ecc.

L’utilizzo delle funzionalità della telefonia cellulare nel settore mass market, tuttavia, si presta anche ad altre applicazioni. Come la comunicazione tra aziende e consumatori via sms o via internet. Sono infatti ormai quasi 13 milioni (uno su 4) gli italiani che navigano dal cellulare e il 95% utilizza normalmente sms, tecnologie che abbinate offrono grandi opportunità. Un esempio? Già oggi è possibile, inviando un sms a un numero stampato sull’etichetta di una bottiglia o sulla confezione di un prodotto alimentare, ricevere un applicativo sul cellulare che permette di abbinare la tipologia di vino e l’annata migliore al proprio menù o di scegliere quale cibo inserire nella propria dieta come apporto calorico. Servizio a cui, secondo la ricerca, sarebbe interessata circa la metà dei consumatori “connessi” del Belpaese.