Fra le cose da non perdere, durante questo strano – micidiale? - mese di agosto 2012 - svoltosi all’insegna della povertà, delle benzine impazzite, del 40% della gente che non ha abbandonato, se non nel ponte dell’Assunta, le grandi città - c’è stata una grande dimostrazione della volontà, da parte della gdo, di sostenere, con servizi incalzanti, capillari e mirati, un consumatore che pare il bersaglio preferito di un Governo capace di prendersela con accanimento solo con alcune classi sociali e solo con le imprese, lasciando intatti gli antichi “privilegi feudali” appartenenti a caste ben precise, a cominciare dagli stessi ministri, parlamentari e senatori.

La novità principale, annunciata ai primi del mese scorso, è la Mutua Coop, che viene a coincidere con svariati provvedimenti di contenimento (scaricabarile?) della spesa sanitaria: dall’obbligo per i medici di indicare un preciso farmaco di marca solo quando serve veramente  - altrimenti il paziente è tenuto ad acquistare il generico -, all’imposizione ai dottori di base di svolgere servizi di pronto soccorso con la reperibilità di 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (in quanto i servizi ospedalieri non riescono più a contenere la marea degli utenti), al ventilato svincolo delle farmacie dalla cosiddetta distanza minima, per cui sarà possibile aprire esercizi anche senza un bacino territoriale garantito. Idea quest’ultima che, se da un lato alimenta le logiche concorrenziali a beneficio del cliente-paziente, è d’altro canto quanto mai peregrina, dal momento che i farmacisti sono già stati messi in ginocchio da altri provvedimenti e la cosa, invece che nello sviluppo del libero mercato, promette di risolversi in un altro “bagno di sangue”.

Di fronte a un sistema sanitario sempre più inefficiente, povero e latitante, ma pericolosamente oneroso in termini fiscali, Legacoop Emilia Romagna, sta studiando, secondo  quanto ha riferito il presidente Paolo Cattabiani, una grande mutua integrativa a disposizione dei cittadini, con livelli di prezzo molto abbordabili (l’idea è di non andare oltre a una decina di euro per l’iscrizione), non riservata ai soli soci, in grado di dispensare molti servizi specialisti, odontoiatria compresa,  e prodotti farmaceutici, con l’ambizione di arrivare a coprire, in 4 anni, l’intero Paese. Il tutto avvalendosi di ambulatori incardinati sui punti di vendita Coop e delle esperienze già maturate da Unisalute, specialista di pacchetti di welfare in seno al mondo Unipol.

Di concreto per ora ci sono alcune piccole sperimentazioni sul campo, 7 in totale, fatte in Emilia Romagna. Ma questi modelli dicono che si può creare un’organizzazione potente, tale da sviluppare sempre maggiori economie di scala, ma anche in grado di chiudere in pareggio già a partire dai 40.000 utenti.
E non è tutto. Il mondo cooperativo, già presente nei servizi finanziari con il prestito sociale e con Coop Ci Conto (Coop Adriatica) sta lavorando intensamente su progetti destinati a svolgere funzioni di ufficio postale.

Altro versante caldo, anzi rovente, durante l’estate, è stato quello delle benzine, che hanno sfondato il tetto dei due euro al litro. Mentre in Francia il Governo promette di impegnarsi in prima persona per fronteggiare la situazione, destinata a trasferire inflazione a valle tramite la catena logistica, da noi hanno dovuto intervenire, ancora una volta, gli imprenditori grandi e piccoli: dagli sconti applicati dalle stesse compagnie petrolifere, alle iniziative della gdo. Esselunga, dal 30 agosto al 12 settembre, a fronte di 50 euro di spesa, dispensa, ai titolari di Fidaty Card, un buono Q8 da 8 euro, spendibile fino al 29 settembre su rifornimenti minimi di 40 euro. Carrefour, dal canto suo, dal 2 agosto al 9 settembre, per ogni 20 euro di rifornimento alle proprie pompe (25 in tutto),  regala coupon da 2 euro spendibili, fino alla fine del mese in corso, su scontrini di almeno 40 euro. E guarda caso si tratta di quello stesso Carrefour che ha lanciato, anche in Italia, Carrefour Banca, in pole position per ottenere la gestione dei conti correnti, oltre alle polizze e ad altri prodotti finanziari.

E non è tutto: a partire da un’idea già applicata nel mondo Coop, altre insegne sono intenzionate a vendere, direttamente sugli scaffali, benzina in grandi sacchi a prezzi competitivi. Esempi  destinati in parte a smorzare quello che sarà, secondo tutti gli operatori e gli analisti, un autunno molto caldo, con prezzi in corsa, con la paurosa bolletta agricola da pagare (il settore primario è stato gravemente danneggiato dai malumori meteorologici), con la seconda rata Imu che viene a scadenza il giorno 17 e via soffrendo.

“Il nuovo aumento dell’inflazione unito al dato relativo all’andamento negativo delle vendite al dettaglio del mese di giugno e al peggioramento del clima di fiducia delle famiglie nel mese di agosto – chiosa Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – conferma le preoccupazioni più volte espresse sul quadro economico e sul futuro dei consumi, senza la cui ripresa sarà difficile qualsiasi percorso di crescita del Paese”. Anche l’aumento dell’inflazione dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, passato su base annua al 4,3% in agosto rispetto al 4 del mese di luglio, è trascinato dai carburanti: i prodotti alimentari, infatti, il vero “carrello della spesa”, incrementano del 2,5% in termini tendenziali, in calo rispetto al 2,6% di luglio 2012.  “I prezzi di benzina e gasolio sono ai massimi storici nonostante gli sconti estivi – continua Cobolli Gigli –. Anche in questo mercato la distribuzione moderna si muove a tutela del potere d’acquisto dei consumatori: negli impianti di distribuzione carburanti a proprio marchio i clienti possono costantemente avere un prezzo inferiore rispetto alla media, di circa 10 centesimi al litro. Inoltre alcune imprese distributive si stanno muovendo con iniziative a favore dei cittadini, anche attraverso accordi con  compagnie petrolifere, per fornire sconti e agevolazioni ai propri clienti”.

Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto del servizio ai consumatori rimasti in città, parecchi, visto che solo ora, ossia in settembre, per ovvi motivi di risparmio, il mercato delle vacanze e dei viaggi sta dando qualche spunto positivo. La gdo anche qui ha tenuto botta, applicando alla lettera i benefici concessi dalla deregulation commerciale. In tutta Italia centri commerciali, supermercati, ma anche piccoli negozi, non si sono concessi pause. Le polemiche, specie in alcune regioni del Centro, non sono mancate, ma i commercianti hanno avuto partita vinta - senza troppi sforzi e avvalendosi di precedenti sentenze del Tar che hanno fatto storia - sull’occhiuta burocrazia degli enti locali.

La morale di tutto questo, ammesso che ce ne sia una soltanto, è che ormai la società civile è sempre più propensa a contrastare lo Stato, con iniziative sempre più coordinate e destinate a parare il colpo di scure delle tasse e dei balzelli: una cosa confortante, se non fosse preoccupante a livello politico, in quanto dimostra che i cittadini e gli imprenditori non si identificano più con il mondo della politica e mettono in atto una pacifica “rivoluzione dal basso”. Cosa direbbero i grandi pensatori del Settecento e dell’Ottocento, se scoprissero che oggi la resistenza umana non comincia più nei fumosi circoli clandestini, ma tra le corsie dei centri commerciali e dei supermercati?