Continua la marcia della gdo per lo sviluppo di una rete di stazioni di ricarica delle auto elettriche. Questa settimana, per la precisione il 5 dicembre, Iper La Grande I, di gruppo Brunelli (a cui appartiene anche Unes) ha aperto presso il centro commerciale Il Globo di Busnago (Monza Brianza) il secondo impianto della Provincia. E’ stata insomma ripetuta l’esperienza già vissuta in questa zona il 15 marzo 2012 quando, presso l’ipermercato monzese di via della Guerrina è stata inaugurata la prima stazione e-green della Provincia, con 6 colonnine di alimentazione. Il tutto nell’ambito del progetto Green Land Mobility, promosso dall'associazione Class Onlus e sostenuto dal ministero dell'Ambiente, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Monza e Brianza.

Green Land Mobility – come si legge sul sito – è un progetto finalizzato alla promozione della mobilità elettrica sul territorio nazionale utilizzando la rete di società di distribuzione merci aderenti alla grande distribuzione in otto aree metropolitane italiane. Lo scopo è di supportare il Governo, gli Enti Pubblici territoriali e il mercato delle case automobilistiche per ridurre le emissioni. Ulteriore finalità è di studiare e di estendere la possibilità di installare colonne di ricarica intelligenti su tutto il territorio nazionale, partendo dalle sinergie che alcuni importanti aziende stanno sperimentando sul territorio delle città di Roma, Milano, Brescia e Pisa.

Iper ha aderito a Green Land attraverso Federdistribuzione e, ai primi di settembre di quest’anno, contava 5 impianti in altrettanti centri commerciali: oltre a Monza, a Rozzano presso “Il Fiordaliso”, a CentroGrandate vicino a Como, al Centro Belforte di Varese e a Milano Portello. Il servizio è completamente gratuito e, in prospettiva, si presenta come una delle future grandi opportunità di servizio della gdo.  Anche perché le grandi catene, diversamente dalla mano pubblica – che pure ha piani tariffari convenienti -, offrono la ricarica gratis, almeno per ora.

Del resto quando si parla di eco mobilità gli amministratori locali e nazionali devono trovare alleati, di vario tipo e varia estrazione. Milano con quasi 60 installazioni è senza dubbio una delle città campione, visto che in tutta Italia si stima che gli elettro impianti non superino le 500 unità, prevalentemente concentrate nel Settentrione. La capitale della Lombardia, insieme a Brescia, è interessata da un progetto siglato da A2A, la multi utility energetica municipalizzata, progetto che ha visto, per esempio un sodalizio con Renault.

Ma la casa francese, che pure detiene forse l’assortimento più ampio di modelli di e-auto e furgoncini (adottati per esempio da Henkel per la logistica urbana), non è la sola a darsi da fare in questa direzione. Anche se rappresenta l'avanguardia, visto che fra l'altro sta progettando il car sharing elettico di Padova, con il suo modello Zoe. Impegnate sono anche Bmw, Volkswagen, Ford, con Focus Ev e Nissan, con Leaf l’elettrica leader con oltre 80.000 unità vendute nel mondo.

Fra le grandi dell’energia Enel Distribuzione appare a sua volta particolarmente attiva e ha anche firmato, il 9 dicembre, un progetto con Ikea Italia. Il protocollo d’intesa prevede di dotare i negozi serviti dalla rete Enel di colonnine per auto elettriche. Il piano, a regime, coinvolge 18 negozi dei 20 presenti in Italia (a cui si aggiungerà a marzo 2014 il pdv di Pisa). Saranno installate in tutto 36 infrastrutture di ricarica, ovvero due colonnine per punto vendita.

Sono già cinque i negozi Ikea che offrono, nella nostra Penisola, il servizio di ricarica. L’obiettivo è arrivare entro i primi mesi del 2014 ad avere, come prima catena della grande distribuzione nazionale per coscienza ecologica, tutti i negozi dotati di queste infrastrutture, anche in collaborazione con altri partner. L'insegna svedese ha deciso di fornire gratuitamente il servizio a tutti i soci Ikea Family.

Fra l’altro la multinazionale del mobile, in Gran Bretagna chiuderà l’anno con installazioni in tutti i suoi 18 punti di vendita.

Molti altri piani sono in corso, anche grazie alle agevolazioni e ai finanziamenti concessi nell’ormai lontano 2011 dall’Autorità per l’Energia. Dunque anche se in Italia le e-auto sono appena 600, la direzione di marcia è tracciata e questo vale soprattutto a livello di Unione Europea. L’Ue ha delineato da tempo, per la mobilità elettrica, il programma “Horizon 2020”, e ha previsto che nella nostra nazione i punti di rifornimento raggiungano, nei prossimi 7 anni, un totale minimo di 72.000. Altri 55.000 sono previsti in Francia, 70.000 nel Regno Unito e 86.000 in Germania. Il tutto per accontentare un parco circolante, che sempre entro il 2020, dovrebbe toccare, nel Vecchio Continente, i 2 milioni di veicoli.