Forse si tratta più di una trovata di marketing che non di un’iniziativa che avrà un concreto impatto sull’ambiente. Ma bisogna riconoscere a Ikea quantomeno l’innovatività dell’idea e la coerenza del progetto con le restanti (numerose) attività avviate sul fronte della responsabilità sociale d’impresa.

Il gigante svedese dell’arredamento ha infatti inaugurato nei giorni scorsi, nei tre magazzini milanesi, un nuovo servizio gratuito di erogazione dell’acqua. Nei parcheggi dei negozi Ikea di Carugate, Corsico e San Giuliano Milanese ora spiccano tre gabbiotti, tre vere e proprie «case dell'acqua», in funzione tutti i giorni dalle 8,30 alle 22,30, che permettono a chi è in possesso della Family Card di prelevare 9 litri di acqua (dell'acquedotto, refrigerata e, se lo si desidera, persino gassata) per ogni strisciata, fino a un massimo di 36 litri al giorno.

L’obiettivo dichiarato di Ikea – sostenuto dallo slogan «Un patrimonio di tutti!» - è quello di richiamare l’attenzione della propria clientela sull’impegno rivolto al rispetto ambientale e all'eco-sostenibilità. E questo sensibilizzandola sulla necessità e allo stesso tempo sui vantaggi che derivano dalla riduzione dell’uso delle bottiglie di plastica: perché non consumare acqua dell’acquedotto che – sostiene Ikea - «è sana, controllata, rispetta l’ambiente e aiuta il tuo portafoglio»? In effetti, secondo le stime del colosso dei mobili a basso prezzo, una famiglia può evitare ogni anno la “produzione” di 500 bottiglie di plastica come rifiuto e risparmiare circa 300 euro.

C’è già, naturalmente, chi ha approfittato del nuovo servizio, recandosi presso gli impianti dotato di numerose bottiglie vuote per riempirle di acqua - presumibilmente - gassata (che differenza ci sarebbe, altrimenti, nel riempire le bottiglie comodamente dal proprio rubinetto di casa?). Ma dubitiamo che l’iniziativa potrà riscuotere un gran successo al di là di un più o meno estemporaneo consumo stanziale. Più efficace, invece, crediamo sia l’effetto che ne può derivare in termini di immagine.

Ikea è infatti una delle poche catene della distribuzione moderna che si sta muovendo, bene, in direzione di un impegno sul fronte della responsabilità sociale d’impresa. Costruzione dei nuovi magazzini con sistemi a basso impatto ambientale (per esempio, con riscaldamento e raffreddamento geotermico), vendita esclusiva di lampadine a risparmio energetico già da diversi anni, sistemi di recupero e riciclo dei vecchi cataloghi portati direttamente dai clienti, servizi di navetta per dipendenti e clientela con bus ecologici. Sono solo alcune delle numerose attività che Ikea ha avviato per la tutela dell’ambiente e dei propri stakeholders. Quella dell’acqua gratis è solo l’ultima. Non la più efficace, ma certamente una delle più creative.