Nonostante la congiuntura economica negativa, nel 2009 il colosso della cooperazione ha mostrato risultati in crescita e ha consolidato la sua leadership. I dati sono stati resi noti nel corso dell’assemblea annuale delle 9 grandi cooperative e il merito di queste performance, secondo Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di gestione di Coop Italia, è da ricercarsi “nel ruolo di garanzia e di convenienza svolto da Coop operando per tenere bassi i prezzi della spesa quotidiana, salvaguardando sicurezza e qualità dei prodotti”.

Un concreto contributo è arrivato anche dalle 19 nuove aperture, che hanno portato la rete a 1.446 punti vendita complessivi, e ai buoni risultati messi a segno dai prodotti a marchio con 2,7 miliardi di euro di fatturato pari a una quota del 25,4%: un valore più europeo che italiano, dove le private label raggiungono in media il 14%. Bene anche CoopVoce, che ha toccato 500.000 attivazioni, e Coop Salute, che conta oggi 95 corner farmaceutici.

Il trend positivo sembra protrarsi anche nei primi 5 mesi del 2010 con vendite in crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, le previsioni per i prossimi mesi restano prudenti. Il Barometro Coop registra a giugno un peggioramento della fiducia delle famiglie diffuso su tutto il territorio nazionale, ma più accentuato al Sud, nel Nord-est e nei centri medi e medio grandi.

“Occorrono risposte decise e forti per il rilancio dei consumi – ha affermato Tassinari -. Se la situazione di flessione dovesse permanere, Coop metterà in campo nella seconda parte dell’anno nuove iniziative a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie”. Intanto Coop non rinuncia a guardare al futuro e vara un piano di espansione da 700 milioni di euro per l’apertura, entro il 2012, di 55 punti vendita nel segno della multicanalità, da sempre considerata cruciale per la crescita. Vedranno dunque la luce 15 nuovi ipercoop di cui almeno 5 al Sud, un’area di particolare interesse per il distributore italiano che ha già portato la propria insegna su 4 ipermercati pugliesi dopo le dismissioni di Carrefour.