In Francia Kraft lancia la sfida a Ferrero, monopolista, con Nutella, nel mercato delle creme spalmabili al cioccolato. E’ attesa infatti l’uscita sugli scaffali della gdo, e precisamente nel banco freschi,  di “Philadelphia con Milka”, mentre il prodotto italiano è venduto nel reparto miele e confetture. Dunque, in teoria, le due referenze dovrebbero proporsi per occasioni di consumo differenti. Ma non è così.

Se Nutella detiene nell’Esagono un regime di assoluta preminenza è anche però al centro – secondo il quotidiano “Le Figaro” - di frequenti attacchi da parte dei consumatori. Insomma il rapporto è di amore e odio. E in tutto questo si inserisce la multinazionale presieduta da Irene Rosenfeld, che approfitta della notorietà dei marchi Milka e Philadelphia per spingere a fondo l’attacco.

E’ un’impresa non facile. Anche se Kraft prevede un parco potenziale di 3 milioni di clienti finali, il prodotto è posizionato in modo discutibile a livello di merchandising: strano trovare un genere dolciario, nel banco dei freschi.

Certamente la multinazionale americana non intraprende un viaggio a vuoto. Il suo spalmabile al cioccolato ha già riscosso molti favori in Germania. Rimane il fatto che il popolo francese è il primo consumatore al mondo di Nutella e che Ferrero realizza con questa referenza il 30% del proprio fatturato nell’Esagono, con 105 milioni di barattoli all’anno.

Nessuno, nonostante molti ci abbiano provato, è riuscito mai a scalfire la posizione del colosso italiano in questo segmento, che è stato, via via, attaccato da Milky Way, Noisetti, Lotus e Ovomaltina. Soltanto le private label sono riuscite a racimolare un 10% di quote, in un mercato stimato in 352 milioni di euro e dove l’azienda piemontese ha una share dell’80%.

La battaglia si svolgerà certamente sul piano del marketing. Se da un lato Ferrero è il primo investitore pubblicitario del settore, Kraft schiera due robuste iniziative: una vasta campagna sui media in aprile, e una serie di dimostrazioni e degustazioni in qualcosa come 1.200 punti di vendita.

Ce la faranno gli americani ad appannare la fama degli “italiens”? Certo non sarà una passeggiata. Solo su Facebook la casa di Alba vanta 11milioni di fan.