Sono stati effettuati 21.172 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 2.543 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti Dop, Igp, al biologico e al settore oleario e vitivinicolo. Verifiche serrate anche sui canali e-commerce, considerato l'incremento delle vendite on line, e monitoraggio delle segnalazioni di pratiche sleali: lo dice il Mipaaft che ha messo on line, sul proprio sito, il rapporto sull'attività dell'Ispettorato antifrode del ministero nei tre mesi di emergenza Covid-19.

La buona notizia è che i tassi di irregolarità riscontrati sono stati in linea con gli indici registrati nei periodi precedenti lo stato emergenziale.

Sul fronte sanzionatorio, nel periodo febbraio-aprile, in continuità con le attività di controllo svolte nel periodo pre-Covid-19, sono state comminate 948 contestazioni amministrative e depositate 49 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, ed eseguiti 57 sequestri, per un valore di più di 3 milioni di euro.

Oltre un terzo delle verifiche è stato svolto nell'area settentrionale del Paese, il 17% nelle regioni Lombardia e Veneto, a garanzia del mantenimento di alcune delle maggiori eccellenze del made in Italy: il Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il "Sistema Prosecco", con più di 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019).

Scendendo nel dettaglio, il 67% dell'attività ispettiva ha interessato i settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario, ma anche comparti e prodotti che, in seguito all'emergenza e al conseguente isolamento domestico, hanno registrato corposi incrementi delle vendite, come le carni, le uova, la pasta, il riso e, in generale, i confezionati.

Per quanto riguarda il monitoraggio sui canali e-commerce, caratterizzati da un rilevante incremento di accessi nel trimestre febbraio-aprile l'Ispettorato ha operato 445 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e ebay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.

L'Icqrf ha partecipato inoltre al Piano europeo di controllo sulle vendite e sulla pubblicità on line di prodotti alimentari con riferimenti al Covid-19, effettuando 35 interventi sul web, e segnalando, alla Commissione Ue, 35 prodotti irregolari, tra i quali integratori alimentari, estratti di erbe, tè, funghi e miele.

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