Basta messaggi salutistici fasulli sulle etichette dei prodotti alimentari del tipo “yogurt che cura i problemi intestinali”, “acqua che favorisce la diuresi” se le indicazioni contenute non saranno verificate sotto il profilo scientifico dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e approvate dalla Commissione Europea.

E’ entrata, infatti, ufficialmente in vigore da ieri la normativa europea che consente di utilizzare queste formule per reclamizzare le virtù salutistiche di un alimento, solo se si avrà la certezza che l’indicazione è stata provata scientificamente e valutata positivamente (dall’Efsa stessa).

Secondo gli operatori di Bruxelles, tale innovazione ha già consentito di promuovere 222 messaggi salutistici, mentre molti altri sono ancora sotto esame, facendo così chiarezza su etichette o messaggi promozionali che attribuiscono a certi alimenti dei benefici per la salute senza alcuna prova scientifica in tal senso.

Fra tutti, non è stato possibile verificare, per esempio che “il té verde aiuta a mantenere una pressione arteriosa normale” o ancora che “la pappa reale ha delle virtù benefiche sul sistema immunitario e la vitalità”.

 

Tale nuova regolamentazione porterà notevoli benefici ai consumatori che potranno scegliere in maniera più informata e completa, ma anche alle imprese alimentari corrette che, a causa di indicazioni fuorvianti, subivano una forma di concorrenza sleale.

Tutto vero, almeno sulla carta. Spetterà infatti ai singoli Stati nazionali la verifica del rispetto della normativa e, in caso di violazione, l’imposizione di sanzioni. Si temono però i soliti ritardi nel recepimento e nell’emanazione dei decreti attuativi, specie in Italia, dove certo il legislatore non brilla per velocità.