di Luca Salomone

Illva Saronno punta ancora sul whisky e, dopo l’acquisto, in settembre, di Sagamore spirit di Baltimora (Maryland), guarda questa volta al prodotto nazionale, assumendo una partecipazione del 20% nella lombarda Albedo, cui fa capo la distilleria artigianale Strada Ferrata.

L’azienda nata a Seregno (MB) nel 2019, è attiva nella produzione di whisky made in Italy, il cui primo rilascio è atteso per la fine del 2024. Albedo, a sua volta, è, al 100 per cento, di Railroad brewing company di Seregno (in provincia di Monza-Brianza).

L’accordo tra Illva e Rbc permetterà di sostenere e accelerare lo sviluppo e l’espansione del progetto Strada Ferrata, garantendo le necessarie risorse tecniche, commerciali e finanziarie per consentire all’azienda di ricoprire un ruolo da protagonista all’interno del nascente movimento di produttori di whisky italiani.

L’acquisizione consente a Illva di ampliare ulteriormente il proprio portafoglio di whisky includendo, oltre all’irlandese The Busker di Royal Oak Distillery e al già citato Sagamore, un promettente marchio del nostro Paese.

E l’impegno dell’azienda in questo segmento si estende anche all’India, attraverso la società mista Modi Illva India, frutto di una collaborazione con Modi Group di Delhi, una conglomerata con un giro d’affari di circa 3 miliardi di dollari.

Al momento del closing Albedo rinnoverà anche il proprio consiglio di amministrazione, con l’ingresso di Aldino Marzorati, amministratore delegato di Illva Saronno holding.

Da ricordare che la multinazionale italiana, 26 società e un fatturato di 270 milioni di giro, si è anche consolidata, in autunno, nel mondo dei gelati artigianali, rilevando una quota di maggioranza di G&P – sedi a Milano e Torino – e del marchio Alvena.