Insegne nazionali in crescita. Sommando le quote di mercato di Coop, Conad, Esselunga e Selex, si osserva, in un biennio, un ampliamento della market share del 2,6%. Tutto diverso il discorso per le insegne estere, con un picco del -1,5%, fatto segnare da Carrefour. E’ il dato più notevole che emerge dalle analisi svolte da SymphonyIri Group per il mensile “Mark Up”, che verranno presentate oggi presso la sede milanese del gruppo “Sole 24 Ore”.

In evidenza gli andamenti di Conad (+0,9%) e particolarmente di Sigma (+1,5%), dato quest’ultimo condizionato però dalla fuoriuscita da Interdis di alcuni associati, entrati, appunto, nel mondo Sigma o Despar.

Comunque, come riporta “Il Sole”, tutti hanno lasciato qualcosa sul terreno in quanto a volumi. Infatti, ragionando a prezzi costanti, si ottiene una flessione dell’1%, mentre a valori correnti il dato scende all’1,7%, il che vuol dire che comunque, nonostante lo sforzo fatto dai gruppi distributivi, la ricaduta di inflazione e carburanti non è stata contenuta del tutto. Cosa peraltro impossibile, in quanto notoriamente, come emerge da altre fonti, la redditività della gdo è già limitata, in condizioni normali, all’1,6%, contro, per esempio, il 3% dell’industria.

La parte predittiva del rapporto SymphonyIri delinea due linee evolutive, ugualmente possibili: recessione, che vuol dire un calo del venduto di mezzo punto a fine 2012 o, addirittura depressione, con una discesa dell’1,4%, a fronte di un Pil che dovrebbe perdere, rispettivamente, l’1,5% o il 4%.  Si osserva, infine, una pericolosa ipertrofia delle promozioni, che hanno raggiunto una quota del 26-27% sul venduto. In altri termini gli italiani non diminuiscono i quantitativi acquistati, ma privilegiano sempre più spesso i beni di primo prezzo o in offerta.