In evidenza gli andamenti di Conad (+0,9%) e particolarmente di Sigma (+1,5%), dato quest’ultimo condizionato però dalla fuoriuscita da Interdis di alcuni associati, entrati, appunto, nel mondo Sigma o Despar.
Comunque, come riporta “Il Sole”, tutti hanno lasciato qualcosa sul terreno in quanto a volumi. Infatti, ragionando a prezzi costanti, si ottiene una flessione dell’1%, mentre a valori correnti il dato scende all’1,7%, il che vuol dire che comunque, nonostante lo sforzo fatto dai gruppi distributivi, la ricaduta di inflazione e carburanti non è stata contenuta del tutto. Cosa peraltro impossibile, in quanto notoriamente, come emerge da altre fonti, la redditività della gdo è già limitata, in condizioni normali, all’1,6%, contro, per esempio, il 3% dell’industria.
La parte predittiva del rapporto SymphonyIri delinea due linee evolutive, ugualmente possibili: recessione, che vuol dire un calo del venduto di mezzo punto a fine 2012 o, addirittura depressione, con una discesa dell’1,4%, a fronte di un Pil che dovrebbe perdere, rispettivamente, l’1,5% o il 4%. Si osserva, infine, una pericolosa ipertrofia delle promozioni, che hanno raggiunto una quota del 26-27% sul venduto. In altri termini gli italiani non diminuiscono i quantitativi acquistati, ma privilegiano sempre più spesso i beni di primo prezzo o in offerta.