Aldi sbarcherà in Italia: dopo anni di rumor e molteplici anticipazioni, ora la notizia è ufficiale. Ad annunciarlo è la stessa filiale austriaca del gruppo, Hofer, che porterà avanti l’operazione di ingresso, dopo avere già condotto gli opportuni studi di fattibilità.

Non è ancora chiaro se il tutto verrà realizzato tramite l’acquisizione di una catena locale, anche se questo non sarebbe coerente con le strategie del colosso tedesco. Quello che invece si sa è che nel mirino ci sono le ricche regioni del Nord, prossime a due dei maggiori “rami” di Aldi Sud: quello austriaco (circa 450 negozi), appunto, e quello svizzero (175 negozi).

L’annuncio arriva dopo i recentissimi investimenti decisi da Lidl (1 miliardo di euro) e da Lillo (MD e LD), che ha messo sul tappeto 500 milioni. In effetti gli spazi ci sono. Il mercato italiano, sebbene concentrato intorno ai leader, di cui il maggiore è Eurospin (1.000 discount), è anche molto polverizzato: le prime 5 insegne, sommate, non vanno oltre il 20% di quota. Non solo: mentre la gdo rallenta, le vendite nel canale discount continuano a crescere a un tasso medio annuo di poco inferiore al 2,5 per cento.

Con 71,7 miliardi di euro di fatturato nel 2013, in crescita del 4,7% sul 2012 (dati Deloitte) il gruppo Aldi, ottavo retailer mondiale, è diviso equamente in due società, Sud e Nord, per 10.000 punti di vendita complessivi. La prima è presente, oltre che nella nativa Germania, in Austria e Svizzera come già detto, ma anche in Ungheria, Irlanda, Slovenia e Gran Bretagna. Fuori dall’Europa opera in Australia e Stati Uniti.