Con più di 4.200 espositori provenienti da oltre 20 Paesi, il comparto vitivinicolo italiano conferma Verona come piazza privilegiata per il business. Il presidente di Veronafiere, Ettore Riello ha dichiarato: «Con 385mila imprese, un fatturato aggregato di 10 miliardi di euro e un export che vale 4,7 miliardi, il settore vitivinicolo sta meglio di altri, ma non si deve pensare che questo sia sufficiente; c’è molto da fare per il mercato interno e l’export».

Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, intervenuto all’inaugurazione: «Siamo fortissimi sui mercati storici, come Usa e Germania, ma siamo indietro nei nuovi mercati come Asia e Cina. Dobbiamo lavorare per recuperare terreno, dobbiamo fare meglio sistema, e non disperdere le risorse. A Bruxelles abbiamo ottenuto la conferma della dotazione finanziaria per la promozione, sono per l’Italia quasi 400 milioni su base annua di risorse destinate all’Ocm vino nell’arco di sette anni». Fra le priorità per il settore il taglio della burocrazia, che «pesa» per 100 giorni lavorativi, 6 centesimi a bottiglia, due chilogrammi di carta per ogni litro.