Partita in ritardo rispetto alle date previste causa il perdurare del maltempo, la semina di Selenella, patata 100% italiana, vedrà impegnati gli oltre 300 produttori che fanno capo al Consorzio Patata Italiana di Qualità.

“Dopo un lungo periodo caratterizzato da forti piogge e prolungato maltempo, che ha posticipato il periodo della semina previsto inizialmente per i primi di marzo – spiega il dott. Giacomo Accinelli, responsabile agronomo del Consorzio – è iniziata la messa a dimora dei tuberi-semi. Nonostante questo ritardo, se tutte le pratiche agronomiche verranno fatte con la massima cura e precisione, si potrà arrivare alla conclusione del ciclo vegetativo senza compromettere la qualità del prodotto.

Selenella viene prodotta principalmente nel territorio bolognese, i cui terreni argillosi e fertili hanno contribuito a rendere la provincia particolarmente vocata alla coltivazione della patata, facendolo diventare uno dei territori più attivi e organizzati in Italia nella promozione e valorizzazione della patata. Le tecniche della produzione integrata, rivolte alla tutela ambientale e della salute umana, che limitano al minimo l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi come fertilizzanti ed antiparassitari, conferiscono un ulteriore valore aggiunto alla produzione.