Secondo il "Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia", presentato da IIAS - l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, nel 2017 la crescita dei consumi è stata pari al +2%.

In particolare, il canale retail ha registrato un rimarchevole +3,1% (531.500 tonnellate di prodotti venduti in totale), mentre il catering si è mantenuto su un +0,3% (310.000 tonnellate vendute). Nel 2017 sono state acquistate complessivamente circa 841.500 tonnellate di prodotti surgelati, con performance al top per l’ittico (+5% vs. il 2016), le pizze (+2,1%) e i vegetali (+1,8%).

I surgelati sono stati premiati dai consumatori per le loro prerogative intrinseche: alta qualità organolettica, naturalità, disponibilità in tutti i mesi dell’anno, elevati contenuti nutrizionali, ampiezza e varietà dell’offerta, trasparenza delle informazioni in etichetta.

Inoltre, i prodotti sotto zero sono anche ottimi alleati contro gli sprechi in cucina: i surgelati, infatti, pesano solo il 2,5% di tutto il cibo sprecato a livello domestico, contro il 63% dei prodotti freschi e il 30% di quelli confezionati a breve scadenza.

La ripresa dei consumi di referenze surgelate - che in Italia si è attestata al valore di 13,9 Kg pro-capite annui (con un nuovo incremento rispetto al 2016, in cui si erano registrati 13,6 kg) - è un fenomeno che ha riguardato tutta l’Europa, a riprova di un trend generalizzato in linea con i nuovi stili di vita sempre più diffusi.