Dal punto di vista geografico, l’Emilia Romagna si conferma la prima regione investitrice, con il 47% della superficie nazionale destinata alla coltivazione di questa referenza. Seconda posizione per la Puglia, con una quota del 24% e una forte concentrazione degli impianti nella provincia di Foggia.
Al terzo posto la Lombardia, dove gli investimenti rappresentano l’11% della superficie nazionale. Seguono Campania e Toscana, ciascuna al 4% di quota, davanti al Veneto con un’incidenza del 3%.