L’Italia produce 35 milioni di tonnellate di ortofrutta all’anno e riesce a consumarne solo il 25%. Riuscire a vendere all’estero i restanti tre quarti della produzione nazionale, più che una sfida, è una necessità. L’export ortofrutticolo vale 6,7 miliardi di euro, il 25% di tutto l’export agroalimentare italiano.

Occorre dunque aumentare la quota verso America e Asia e per far questo occorre rimuovere alcuni grandi ostacoli: l’assenza di coperture assicurative per esportare i prodotti ortofrutticoli in paesi come la Cina, la scarsa conoscenza delle tipologie di prodotti made in italy in paesi lontani, che rende necessario una strategia di promozione che qualifichi e caratterizzi la produzione italiana anche attraverso la politica di marca e, infine, le barriere fitosanitarie che impediscono di esportare ad esempio mele e pere negli Stati Uniti.