Sulle prospettive del mercato del vino, il messaggio che viene da Vinitaly è chiaro: il calo delle vendite in Italia è compensato dall’ottimo andamento delle esportazioni. E in entrambi i casi il ruolo della grande distribuzione (Gdo) è rilevante: per i consumi interni, dato che circa il 65% degli acquisti di vino viene fatto al supermercato; ma anche per l’export, perché la grande distribuzione sta già veicolando vino italiano all’estero e prevede di farlo sempre più.

Queste le indicazioni che vengono dal convegno su vino e grande distribuzione, organizzato da Veronafiere e tenutosi ieri a Vinitaly, cui hanno partecipato Federdistribuzione, Federvini, Unione Italiana Vini, Coop, Conad e Auchan.

Il 2012 è stato un anno difficile per le vendite del vino nella Gdo, come evidenziato dalla ricerca effettuata in esclusiva per Vinitaly da SymphonyIri con una flessione del 3,6% a volume per tutto il vino confezionato che vede, per la prima volta, scendere i volumi delle vendite delle bottiglie da 75cl. Le cause sono molteplici: la crisi dei consumi prima di tutto, ma anche la scarsa vendemmia 2012 (circa – 35%), l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’aumento dei prezzi del vino a scaffale.