Migliora il giudizio su situazione economica generale, giro di affari, investimenti e occupazione, che recuperano qualche punto di ottimismo rispetto all’edizione precedente pur rimanendo in un’area negativa, mentre tra i fattori critici per la ripresa, l’aumento dell’Iva e le difficoltà di accesso al credito sono quelli più visti con timore, sia dal lato industria che dal lato distribuzione.
I primi segnali di ripresa in area euro, il miglioramento, seppur leggero, delle condizioni di investimento per le imprese italiane, il buon andamento delle esportazioni e l’attenuazione della crescita del tasso di disoccupazione confermano la percezione di miglioramento del contesto economico e lasciano intravedere uno spiraglio di fiducia che fa intendere che il “peggio” sia ormai passato o quasi.
Il clima di fiducia è in leggero aumento, passando da 50 della scorsa edizione (gennaio 2013) a 57 di settembre 2013, a cui si associa un aumento anche nelle aspettative, salite dall’ultima rilevazione di gennaio di 3 punti, da 65 a 68.