Latteria di Soligo, forte del fatturato 2017 da 72 milioni di euro e di 800.000 ql di latte lavorato, guarda al futuro consapevole della propria identità e di un’etica aziendale che mette sostenibilità sociale, salute e qualità al primo posto nella scala dei valori.

Riconoscere la giusta remunerazione ai soci, tutelare il benessere animale, salvaguardare l’ambiente ed impegnarsi in progetti di solidarietà sociale e sicurezza alimentare sono, infatti, i punti chiave della realtà lattiero casearia.

Soligo ha perseguito la sostenibilità attraverso differenti azioni. Innanzitutto con l’adesione al protocollo Qualità Verificata, marchio della Regione Veneto che corrisponde ad un disciplinare di produzione rigido, controllato da enti certificatori esterni, che ha permesso di accrescere il benessere delle bovine, misurabile in termini di qualità del latte e salute degli animali.

Inoltre sostenibilità significa anche tutela ambientale. Da tempo l’azienda ha infatti intrapreso iniziative per ridurre l’impatto delle attività e il consumo di risorse non rinnovabili, attraverso risparmio energetico, riduzione del consumo di acqua, la realizzazione di un impianto di depurazione biologico avanzato e l’installazione di pannelli fotovoltaici da 800 KWatt.

Seguendo questa strada, è stata progettata e avviata una struttura per la produzione di gas metano con impiego esclusivo di scotta “sottoprodotto” della lavorazione di formaggio e ricotta, un insieme di acqua e zuccheri che, attraverso un processo di fermentazione, genera gas naturale per alimentare lo stabilimento di Farra di Soligo, con una sensibile riduzione dell'utilizzo di gas metano d’importazione.

Si aggiunge l’azzeramento del consumo di carburante necessario per il trasporto e lo smaltimento della scotta. Inoltre, dopo il passaggio nell’impianto a bio masse, l’ultimo residuo di lavorazione viene trattato nel depuratore biologico per diventare acqua, reimmettendo in natura un’importante risorsa.

Un comportamento virtuoso completato infine dall’utilizzo, per il packaging, di confezioni monocomponenti per non interferire con il riciclo dei materiali di cui sono composte.