Complici la scarsa disponibilità di oli dalla Spagna (primo produttore mondiale) e i forti rincari dei prezzi internazionali nella prima parte dell’anno, l’Italia ha registrato nel 2013 un surplus record della bilancia commerciale dell’olio di oliva, pari a 151 milioni di euro, in crescita di 35 milioni sul 2012.

Si tratta, sottolinea l’Ismea, del terzo anno consecutivo in cui il valore delle esportazioni supera quello dell’import, nonostante l’Italia mantenga il suo primato tra i paesi importatori e il secondo miglior piazzamento, dietro la Spagna, tra le nazioni esportatrici.

Nell’ultimo anno – secondo le elaborazioni Ismea dei dati Istat - l'Italia ha importato 481 mila tonnellate di oli di oliva e sansa (-20% sul 2012), per un controvalore di oltre 1,2 miliardi di euro (+6% su base annua) e ne ha esportate 385 mila (-7%), per un corrispettivo monetario di quasi 1,4 miliardi di euro (+8%).