Dopo l’ottima performance del 2013 l’export di spumante tricolore ha fatto registrare, nel primo trimestre di quest’anno, un incremento del 18% in quantità (+19% in termini monetari), ascrivibile esclusivamente alla voce “altri spumanti Dop” (che contempla il Prosecco) in crescita del 38% (dati Ismea).

Per vini e mosti nel complesso le esportazioni si sono invece fermate a 4,7 milioni di ettolitri (-0,2%) con una crescita in valore limitata a poco più del 3% sullo stesso periodo dello scorso anno.  Se da un lato si osserva un’attenuazione della tendenza flessiva dei volumi, che era stata una costante degli ultimi due anni (-4% nel 2013), dall’altro la flessione dei prezzi alla produzione (-20% nel primo trimestre di quest’anno) sta avendo forti ricadute sui fatturati.

A farne le spese sono soprattutto i vini sfusi che, schiacciati da una produzione spagnola abbondante e competitiva, hanno accusato in termini di esportazioni una battuta d’arresto del 6% in quantità e del 13% degli introiti. È stato il forte calo della domanda tedesca a determinare in questo segmento una dinamica negativa, nonostante il buon andamento delle spedizioni di sfuso riscontrato in Ungheria, Francia e Regno Unito.