“Un accanimento che non ha nulla di terapeutico e che porterà alla chiusura di decine di piccole e medie aziende della distillazione”. Antonio Emaldi, presidente di AssoDistil, commenta così la decisione del governo Letta di puntare sull'aumento dell'imposta sull'alcol per reperire la copertura finanziaria del Decreto scuola e della cancellazione dell'Imu.

L'incremento delle accise sull'alcol partirà già dal 10 ottobre. “In pratica, il comparto subirà aumenti a più riprese nel giro di poco tempo - avverte il leader dei distillatori - dopo quello di ottobre, ci sarà un ulteriore rialzo dal 1° gennaio 2014, seguito da un altro scatto nel 2015.

Nel complesso, si tratta di un aumento di quasi il 30%: un peso insostenibile anche per settori più solidi di quello distillatorio”. Anche perché, a norma di legge, le accise devono essere improrogabilmente versate entro il 16 del mese successivo all’immissione in consumo del prodotto, accrescendo così gli attuali problemi di liquidità delle imprese