Con i dati sulla produzione industriale diffusi oggi dall’Istat siamo di fronte a un nuovo segnale di rallentamento del nostro sistema economico, che getta preoccupazione e incertezza per il futuro – dichiara Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione – Le più recenti informazioni dell’Istituto di Statistica certificano PIL in frenata, vendite al dettaglio a crescita zero e inflazione ormai vicina al 2%.
“In questa situazione l’idea di far chiudere la domenica i negozi appare davvero incoerente – continua il Presidente di Federdistribuzione - Per quale ragione introdurre limiti e restrizioni che non possono che provocare un ulteriore elemento di indebolimento del sistema? E’ evidente a tutti che le chiusure, determinando meno ore e giornate di apertura, implicheranno meno vendite e consumi, meno occupazione e meno investimenti da parte delle imprese. Accentuando così il trend calante in atto”.
“In questa fase la priorità dovrebbe essere un forte sostegno ai consumi per irrobustire la crescita e una valorizzazione del mondo distributivo, che ha attraversato la crisi garantendo convenienza e occupazione e tutela del potere d’acquisto dei cittadini a scapito della propria redditività” conclude Gradara.